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Oltre 130 000 allievi in situazione di handicap ogni mattina frequentano le classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado nel nostro Paese.
Secondo questi dati, forniti dal Ministero dell’Istruzione e riferiti all’anno scolastico 2001/2002, possiamo affermare che una classe su tre del nostro Paese accoglie un allievo in situazione di handicap.
In Italia, a differenza degli altri Paesi europei, l’integrazione scolastica ha una lunga storia sia sotto il profilo normativo sia pedagogico anche se non mancano difficoltà ed impedimenti affinché questo diritto possa ritenersi davvero esigibile e attuato in tutte le scuole del nostro Paese.

In questo momento di grandi trasformazioni del sistema scolastico nazionale il sovrapporsi di leggi e decreti rendono spesso e difficile e caotica la comprensione del diritto all’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap.
Pertanto riteniamo opportuno riproporre ai lettori di disabili.com una breve raccolta delle principali norme "storiche" di riferimento per riaffermare la qualità dell’integrazione scolastica.

NORMATIVA (1)

Legge 30 marzo 1971, n. 118 (Pubblicata in G.U. il 2 aprile 1971, n. 82)
Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili
"Documento del Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Franca Falcucci" Roma, 1975
D.P.R. 31 ottobre 1975, n. 970 (Pubblicato nella Gazz. Uff. 21 aprile 1976, n. 104)
Norme in materia di scuole aventi particolari finalità
Legge 4 agosto 1977, n. 517 (Pubblicata in G.U. il 18 agosto 1977, n. 224)
Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico
Legge quadro n. 104 del 1992 (Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)
"Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate."
In particolare si vedano i seguenti articoli:
           Art. 12 - Diritto all'educazione e all'istruzione
           Art. 13 - Integrazione scolastica
           Art. 14 - Modalità di attuazione dell'integrazione
           Art. 15 - Gruppi di lavoro per l'integrazione scolastica
           Art. 16 - Valutazione del rendimento e prove d'esame
           Art. 17 - Formazione professionale

SENTENZE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA (2)

Corte Costituzionale sentenza n. 215 "diritto a frequentare la scuola media superiore" - giu. 1987
Consiglio di Stato "deroghe agli organici di sostegno"- set. 1999
Corte Costituzionale sentenza n. 52 "corsi biennali di specializzazione, riscatto anni" - feb. 2000
Consiglio di Stato sentenza n. 245 del 17 ottobre 2000 "insegnanti di sostegno e qualità' dell'integrazione scolastica
Corte Costituzionale sentenza n. 226 "diritto d'istruzione e obbligo formativo alunni in situazione di handicap" 6 luglio 2001

RUOLO E PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE DI SOSTEGNO SPECIALIZZATO (3)

DPR 31 ottobre 1975, n.970, art.9: il personale specializzato non è assegnato per gli alunni handicappati ma "a scuole normali per interventi individualizzati di natura integrativa in favore della generalità degli alunni e in particolare di quelli che presentano specifiche difficoltà di apprendimento".

C.M. n.199 del 1979: "la responsabilità dell'integrazione è, al medesimo titolo, dell'insegnante o degli insegnanti di classe e della comunità scolastica nel suo insieme: ciò significa che non si deve mai delegare al solo insegnante di sostegno l'attuazione del p.e.i., poiché in tal modo l'alunno verrebbe isolato anziché integrato nel contesto della classe.

C.M. 153 del 15 giugno 1988: ribadisce "l'illegittimità dell'uscita dalla classe degli alunni con handicap, salvo i casi in cui un periodo di attività individuato fuori della classe sia espressamente previsto dalla stesura del piano educativo individualizzato e concordato tra docente specializzato e docenti curricolari".

D.M. n. 226 del 27 giugno 1995: "Tale insegnante deve superare le angustie di un ruolo limitato, assumendo una corretta competenza nelle problematiche dell'organizzazione scolastica, facendo valere concretamente le proprie capacità relazionali e comunicazionali, senza tuttavia prescindere dall'esercizio di specifiche competenze didattiche e curricolari".

Docenti di sostegno in servizio al 31/12/2001
(Dati tratti dalla relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 104/92 anno)

Il numero complessivo dei docenti di sostegno in servizio nelle scuole statali alla data 31/12/2001, ammonta complessivamente a 71 194 unità, cosi’ ripartite:
- con contratto a tempo indeterminato: 43 260
- con contratto a tempo determinato (annuale) 5 026
- con contratto a tempo determinato (sino al termine delle attività didattiche) 22 908

(1) e (2) i testi integrali delle norme e delle sentenze segnalate sono pubblicati nella sezione normativa del sito APIS-FADIS

(3)I riferimenti normativi sul ruolo e la professionalità del docente di sostegno specializzato sono tratti dal sito Necessità Educative Speciali.

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