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L’idea è semplice: la comicoterapia si sta sviluppando sempre più anche in Italia, i risultati ci sono, il sorriso aiuta realmente i pazienti a guarire (e i sani a restare sani...).
E, allora, perché non predisporre un corso di laurea, per preparare al meglio queste nuove figure?
E’ quanto hanno pensato e stanno cercando di far partire in collaborazione il prof. Luigi Frati, preside della Facoltà di medicina della Sapienza e il prof. Francesco Susi, preside della Facoltà di Scienze della Formazione di Roma Tre.
Hanno espresso questa loro volontà, sostenuta dalle Associazioni, nel corso del recente Convegno nazionale dei dottori clown, che per la prima volta in Italia si sono incontrati in un apposito raduno.
Titolo della Convention “Clown dottori a Roma. Fondamenti e prospettive della comicoterapia”, per l’occasione organizzato dall’Ancis Politeia Onlus, presso l'Aula di Patologia Generale dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma - Policlinico Umberto I.
La proposta di una laurea apposita non deve stupire: la Clownterapia è ormai in pieno una scienza, che studia la relazione tra il ridere e suoi benefici effetti sulla salute.

Considerato l’elevato numero di persone che operano in questo settore senza una riconosciuta qualifica professionale, si è ritenuta necessaria la proposta di una laurea di primo livello in materia”, dicono i promotori dell’evento.
All’evento ha partecipato anche il dottor John Glick, inviato dagli Stati Uniti dal più noto dottor Patch Adams, interpretato sul grande schermo da Robin Williams.
Il clown è un ambasciatore terapeutico – ha detto il professor Adriano Tocchi, presidente del Comitato scientifico e docente all'Università La Sapienza.
Ogni medico, qualunque sia la sua specialità, deve interfacciarsi con il problema della guarigione e dello stato d’animo del paziente: in corsia non bastano gli psicoterapeuti.
E la comicoterapia non è preziosa soltanto con i bambini: questa sarebbe una possibilità riduttiva di utilizzarla
”.
Vi abbiamo infatti già parlato della sperimentazione che è partita a Vicenza, dove i dottori clown stanno portando il loro buonumore anche nei reparti dedicati agli adulti.

Al dibattito sono intervenuti l'on. Cesare Cursi, Sottosegretario al Ministero della Salute, promettendo tutto il suo appoggio per questa iniziativa, come del resto ha fatto pure L'on. Bruno Prestagiovanni, assessore al Personale Patrimonio Demanio e Informatica, che ha concluso la due giorni donando per conto della Regione Lazio 3000 euro alla Fondazione di John Glick, come riconoscimento per aver aiutato fino ad oggi le associazioni italiane di comicoterapia a crescere. "Sono felice della collaborazione e della disponibilità delle due Facoltà - dice l'assessore Prestagiovanni.
E' giusto potenziare questa nuova figura professionale, la cui richiesta sta crescendo e l'istituzione non può non prenderne atto e rendersi conto della bontà del suo ruolo come un elemento che deve rientrare nell'organico di una struttura sanitaria.
È necessaria
- ha proseguito l'Assessore - l'apertura di un nuovo tavolo di discussione che possa svolgere un'indagine conoscitiva sulla preparazione dei clown dottori, per la realizzazione di un corso di Laurea".
Il successivo tavolo di lavoro si concluderà a maggio, per dare l'avvio al corso di Laurea verosimilmente già con il prossimo anno accademico.


INFO

Ancis Politeia Onlus

Leggi anche un precedente articolo di Disabili.com sull’argomento.


[Alberto Friso]

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