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Che succede a chi non conosce i propri diritti? Minimo non gli vengono riconosciuti. E' l'allarme lanciato dall'AGe (associazione italiana genitori), che registra come molti genitori siano poco informati su quanto spetta loro all'interno del sistema scolastico italiano. A tutto discapito delle famiglie, e degli studenti, evidentemente.
E allora volentieri facciamo da grancassa all'appello del presidente A.Ge. Maurizio Salvi, sotto forma di lettera inviata ai presidenti dei Consigli di di circolo e di istituto, che in base ai Decreti sugli organi collegiali della scuola sono genitori.
Il momento è il più adatto, perchè è pur vero che le scuole sono finite - aperte solo per chi è impegnato con gli esami di quinta elementare, terza media, maturità - ma è anche il periodo in cui le scuole, rifiatato un attimo, prendono decisioni sulle iniziative per l'anno scolastico a venire. E in questo, che in termine tecnico si chiama POF (Piano dell'Offerta Formativa), i genitori hanno voce in capitolo. Cioè possono collaborare con lo staff docente nella determinazione dell'offerta formativa delle scuole. Infatti entro il 30 giugno ogni istituto è tenuto a procedere con una verifica delle attività svolte nell'anno, e la valutazione delle eventuali modifiche da fare.

Vi proponiamo di seguito la selezione degli articoli del Regolamento dell'Autonomia e del Regolamento Contabile che più interessano i genitori impegnati negli Organi Collegiali della scuola, con in particolare la scheda su "Soggetti e tempi di attuazione del Piano dell'offerta formativa", che in modo semplice e chiaro definisce le competenze dei vari soggetti scolastici e quindi anche i diritti delle famiglie. Con la semplice lettura dei testi proposti, i genitori saranno meglio in grado di inserirsi efficacemente nel processo di formazione del programma di ciascuna scuola.

Il P.O.F. : Soggetti e Tempi di attuazione
Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) vede in primo piano il ruolo delle famiglie. Riepiloghiamo di seguito le fasi che portano all'adozione e quindi all'attuazione del Pof, in modo che ciascun genitore possa inserirsi efficacemente in questo processo e sappia come porre adeguatamente quella "domanda formativa", che è presupposto irrinunciabile dell'offerta formativa delle scuole. Di seguito una sintesi della normativa in materia.

1. Ricognizione dei bisogni del territorio e della domanda formativa rappresentata dalle famiglie
2. Atto d'indirizzo con il quale il Consiglio di Circolo/Istituto individua gli elementi portanti del POF
3. Elaborazione da parte del Collegio dei Docenti
4. Adozione del POF da parte del Consiglio di Circolo/Istituto. Se risulta non conforme all'atto d'indirizzo, può essere rinviato al Collegio dei Docenti per una ulteriore elaborazione
5. Consegna alle famiglie all'atto dell'iscrizione (gennaio)
6. Attuazione del POF (settembre-giugno)
7. Verifica, da parte del Consiglio di Circolo/Istituto, delle disponibilità finanziarie dell'istituto nonché dello stato di attuazione del programma, a seguito della relazione predisposta dal Dirigente, corredata dalla relazione contabile del DSGA (entro il 30 giugno)

L'intero processo richiederebbe così circa due anni. Di fatto questo in realtà non accade e le varie fasi si susseguono all'interno di uno stesso anno scolastico. Atto di indirizzo, adozione e verifica restano comunque doveri irrinunciabili del Consiglio.

Art. 6 del Regolamento di Contabilità - Verifiche e modifiche al programma
1. Il consiglio d'istituto verifica, entro il 30 giugno, le disponibilità finanziarie dell'istituto nonché lo stato di attuazione del programma, al fine delle modifiche che si rendano necessarie, sulla base di apposito documento predisposto dal dirigente.
2. Il Consiglio, altresì, con deliberazione motivata, su proposta della giunta esecutiva o del dirigente, può apportare modifiche parziali al programma in relazione anche all'andamento del funzionamento amministrativo e didattico generale ed a quello attuativo dei singoli progetti.
6. Il direttore s.g.a., al fine di rendere possibili le verifiche di cui al comma 1, predispone apposita relazione sulle entrate accertate e sulla consistenza degli impegni assunti, nonché dei pagamenti eseguiti.

Art. 3 del Regolamento dell'Autonomia - Piano dell'offerta formativa
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.
3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.
4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.

INFO:

Per coloro che desiderano approfondire ulteriormente la materia, l'A.Ge. ha pubblicato sul proprio sito i testi integrali del Regolamento dell'Autonomia e del Regolamento Contabile, nonchè la riforma del Titolo V della Costituzione in materia di istruzione e la Legge di istituzione dell'autonomia e della dirigenza scolastiche.

Vedi anche i seguenti articoli:
I DIRITTI DEI BAMBINI CON DISABILITÀ

'FATEVI CARICO DELL'INTEGRAZIONE SOCIALE E SCOLASTICA'

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ITALIA PAESE DEI DIRITTI. MA SOLO SULLA CARTA...


[Alberto Friso]

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