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Si è riunita davanti alla sede del M.I.U.R., a Roma, una folla di insegnanti di sostegno.
Docenti, maestri, professori specializzati non abilitati delle scuole materna, elementare e superiore, hanno visto questa protesta come l'ultima possibilità per far sentire la loro voce.
Non erano piaciute, infatti, le dichiarazioni rilasciate dal Sottosegretario di Stato, On. Aprea in Commissione Cultura il giorno 11 giugno 2003 che, sottolinea il C.I.I.S. (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno), non si discostavano di molto dalle affermazioni che l'On. De Bono aveva fatto una quindicina di giorni prima in Commissione lavoro.

L'on. Valentina Aprea, dopo aver ammesso che il malessere per questa problematica determina una forte pressione sociale, ha ricordato tutta una serie di leggi, leggi delega, provvedimenti e decreti emanati da qualche anno a questa parte sull'argomento.
Dopo queste dichiarazioni-cuscinetto ha comunque affermato che sarà impossibile inserire in graduatoria i docenti specializzati, ma non abilitati, senza incorrere in una palese violazione delle disposizioni di legge e in un conseguente pesante contenzioso promosso da parte delle numerose categorie dei docenti controinteressati, visto che il termine per la presentazione delle domande era fissato per il 17 maggio 2003 e che era necessario possedere già il requisito all'abilitazione entro quella data.
Fin qui tutto regolare.

Il fatto dibattuto è, però, che non ci sia stata nessuna deroga  a questo termine né per i docenti che si stanno abilitando presso le scuole di specializzazione all'insegnamento secondario, né per quelli che si stanno specializzando per l'attività di sostegno agli alunni disabili, pena il mancato aggiornamento e la pubblicazione delle graduatorie nei termine di legge.
In sostanza, secondo l'On. Aprea, niente può fatto per permettere a chi non ha l'abilitazione di iscriversi con riserva nelle graduatorie permanenti considerato che, per motivi tecnici, i corsi abilitanti, previsti della durata di un solo anno per i docenti già specializzati su posti di sostegno, non sono stati ancora attivati.
Unica consolazione: partecipare al sistema delle supplenze.
In questa graduatoria però precedono i docenti abilitati, già inseriti nelle graduatorie permanenti, anche se non posseggono il titolo di specializzazione nell'area di integrazione scolastica per allievi disabili.
La questione verrà comunque riesaminata, quando non si sa.

Questa incertezza ha suscitato una decisa reazione da parte dei precari, soprattutto dopo quasi tre anni di trattative andate a vuoto e di promesse mai mantenute.
Di questo passo settembre si avvicina e non si intravedono soluzioni concrete, poche risposte e ancor meno i passi fatti.
E loro hanno voluto essere ricevuti dal Ministro all'Istruzione, all'Università e alla Ricerca, Letizia Moratti.

Insegnanti di sostegno, provenienti da tutte le regioni, hanno protestato il 17 giugno davanti al Ministero per chiedere l'intervento del Ministro stesso per abilitare tutti gli insegnanti che si sono specializzati con i corsi straordinari, richiesti ed autorizzati, dal Ministero stesso per sopperire all'impellente necessità e carenza di insegnanti di sostegno specializzati.

Ma la delegazione è stata ricevuta dalla Segreteria del Ministro Moratti, nella persona della Dott. De Luca, alla quale è stato anche presentato l'impegno scritto del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi per gli insegnanti di sostegno.
Nel chiedere una soluzione per questa situazione straordinaria, le sono stati illustrati dettagliatamente tutti le tipologie incluse nella dicitura "insegnanti specializzati e non abilitati".
E cioè: diplomati triennali della scuola materna, diplomati quadriennali e quinquennali della scuola elementare, diplomati quinquennali dell'area tecnico-pratica della scuola secondaria; laureati della scuola secondaria: per tutti è stata chiesta una soluzione unica e definitiva.

Successivamente alla delegazione è arrivato il comunicato che portava la buona nuova: una decisione sarà presa al più presto e con priorità rispetto ad altre situazioni di precariato in un incontro a breve fra vari responsabili del Ministero che tracceranno una linea d'azione comune.

La delegazione può dichiararsi soddisfatta, perché sembra che già dal prossimo autunno sarà definito un percorso definitivo per gli insegnanti di sostegno.
Ovviamente, con riserva sull'effettiva realizzazione del progetto.

Per informazioni
www.sostegno.org
www.miur.it

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