Menu

Tipografia

Lo si ripete oramai da qualche anno che gli alunni di elementari e medie vanno a scuola, magari corrono e giocano, con cartelle troppo pesanti.
E che portare questi pesi, di certo, non fa bene alla schiena e alle ossa che stanno ancora crescendo.
Certo, è vero che le materie sono sempre di più, come i libri di testo, e che non è possibile attenersi a un orario troppo rigido, costringendo una classe di piccoli a seguire per un'ora una materia che li stanca, come alle superiori.
Eppure le soluzioni ci sono, avverte la Fondazione Don Gnocchi.

E la risposta viene da una ricerca durata quattro anni e portata a termine dai medici del Centro IRCCS "S. Maria Nascente" di Milano della Fondazione Don Gnocchi e patrocinata dalla Direzione Regionale Lombarda del Ministero dell'Istruzione.
Da questa analisi sono nati una videocassetta e un testo per genitori e insegnanti da utilizzare come un serie di brevi consigli per aiutare figli e allievi a non rovinarsi la schiena.
Ma il video è adatto anche per i più piccoli: ha, infatti, una durata di pochi minuti e contenuti schematici e chiari, e utilizza il linguaggio animato.

Questa iniziativa parte dall'attenzione all'esigenza dei ragazzi e alle richieste delle loro famiglie per dare una risposta concreta a questo problema fondamentale per la salute dei bambini, ma che finora è passato inosservato per la ricerca medico-scientifica e per i provvedimenti legislativi.
"Il ruolo degli insegnanti - spiegano i medici della Fondazione - è determinante e insostituibile: è l'insegnante che contribuisce a determinare il peso dello zainetto sia al momento della scelta dei libri di testo che in quello dell'organizzazione del lavoro scolastico.
Ed è l'insegnante, soprattutto, che ha un ruolo educativo primario nell'aiutare studenti e famiglie ad apprendere quelle modalità di gestione del peso quotidiano, quando inevitabile, dello zainetto
".

Per risolvere questo problema occorre l'impegno di tutti.
Gli insegnanti devono scegliere i libri di testo non solo in base al contenuto, ma anche in base al peso, e cercare di organizzare l'orario settimanale tenendo conto anche dei libri, delle cartelline o della tuta da portare a scuola.
Nell'istituto dovrebbero, però, anche esserci degli armadietti per lasciare tutto il materiale che  è inutile trascinarsi avanti e indietro e i testi, poi, potrebbero essere divisi in tomi di minori dimensioni, corrispondenti ai diversi periodi didattici.
I genitori, poi, dovrebbero stare attenti a comprare solo zaini con lo schienale rinforzato, le bretelle imbottite, con la cintura per allacciarlo in vita, senza apertura a soffietto e con la maniglia per portarlo a mano.
Ma, soprattutto, il problema non dovrebbe essere sottovalutato, sia dalle autorità scolastiche che dal Ministero dell'Istruzione stesso: manca, infatti, una legislazione seria in tal senso.

Gli stessi medici che hanno condotto l'analisi dicono, comunque, che il danno provocato dal troppo peso sulle spalle può essere diminuito facendo attenzione a come si indossa la cartella: poggiandosi su un ripiano, flettendo le ginocchia, e dopo aver regolato le cinghie, perché la cartella non oltrepassi le anche.
Non da ultimo, è fondamentale fare esercizio fisico: "Avere o meno problemi - concludono i medici - dipende anche dalle condizioni fisiche dei ragazzi...
Tanto più un fisico è allenato, tanto minore sarà il rischio che il peso degli zainetti possa comportare affaticamento, posizioni sbagliate e dolori alla schiena
".
Insomma, non fate solo studiare i bambini, fateli anche correre... ma senza zaino sulle spalle!

Per info
Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus

Leggi direttamente da qui ai 

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy