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"Possiamo chiamarla civile una società che non mette tutti i suoi cittadini in condizione di esercitare il diritto all’istruzione?". Sì, il riferimento è all'Italia.
E ai tanti tagli al sostegno scolastico che hanno caratterizzato questo settembre. La domanda è rivolta al Presidente del Consiglio, come responsabile ultimo della politica di governo. E firmatario della lettera, che di domande ne pone molte, è il segretario di Sfida (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità) Andrea Ricciardi, non nuovo a richiami di questo tipo.
Appelli che, purtroppo, hanno sortito raramente l'effetto desiderato, tanto da dover tornare su argomenti già trattati, come nella conclusione del presente intervento. Ecco il testo della lettera aperta.

On. Presidente 
Con la lettera aperta del 31/08/05 le comunicavo che in Italia, da qualche anno, le scuole, sulla base delle diagnosi funzionali, comunicano al CSA le ore necessarie per il sostegno agli alunni disabili dell’istituto ma, quasi sistematicamente, le ore di sostegno vengono ridotte.

Con la stessa lettera le chiedevo se è giusto che per molti genitori di studenti disabili, l’arrivo del mese di settembre, significhi l’inizio di una lotta per garantire il diritto allo studio del proprio figlio.

On. Presidente
L’anno scolastico è iniziato da qualche giorno e quello che noi temevamo si sta verificando.

Vi riporto solo alcuni casi di ragazzi (per motivi di privacy manteniamo anonimi i nomi) che hanno avuto ridotte le ore di sostegno.

Giuseppe, disabile con Kinesipatia encefalica, paraparesi spastica non deambulante, iscritto per la prima volta al primo anno di un istituto di scuola media superiore, la scuola aveva richiesto 18 ore settimanali di sostegno e il C.S.A. (ex provveditorato agli Studi) ha assegnato 9 ore settimanali motivando la decurtazione per diagnosi non aggiornata.

Donato, disabile con ridotte prestazioni intellettive e insufficienza mentale negli anni scolastici precedenti aveva 18 ore settimanali di sostegno, il C.S.A quest’anno ha assegnato 9 ore settimanali perché ha ritenuto la diagnosi non sufficiente (ci chiediamo come mai negli anni precedenti era sufficiente?).

Michele (Foggia) affetto da ritardo cognitivo negli anni scolastici precedenti aveva 9 ore settimanali di sostegno, il C.S.A quest’anno ha assegnato 4,5 ore settimanali perché ritiene la diagnosi non sufficiente.

Marco (Taranto) nell’anno scolastico 2004/2005 aveva 12 ore settimanali di sostegno, il C.S.A quest’anno ha assegnato 9 ore settimanali e non conosciamo la motivazione.

Luigi (La Spezia) frequenta la terza media, il C.S.A. ha assegnato 9 ore perché la certificazione prodotta era stata rilasciata non dalla ASL di residenza ma da una struttura sanitaria di Genova.

Fabio (Palermo) frequenta la scuola materna e nella sua scuola ci sono tre ragazzi con disabilità grave con regolare riconoscimento della legge 104/92; il CSA ha assegnato solo 2 insegnanti di sostegno con riduzione delle ore di sostegno senza specificare le ore  assegnate a Fabio.

Maria (Grosseto) frequenta la seconda media e nell’anno scolastico 2004/2005 aveva 18 ore settimanali di sostegno, il C.S.A quest’anno ha assegnato 9 ore settimanali e non conosciamo la motivazione.

All’Istituto d’arte di Macerata a fronte di una richiesta di 144 ore settimanali di sostegno sono state assegnate solo 103 ore, circa il 30% in meno.
In Sardegna il contingente organico assegnato alle scuole è di 2.400 docenti per 4.400 studenti disabili.
Durante un convegno sulla disabilità alla Fiera del Levante ho incontrato Carlo che frequenta il II anno dell’ITC e mi ha riferito che anche quest’anno è cambiato l’insegnate di sostegno.

On. Presidente
E’ nato Il “Coordinamento Genitori – Tutti a Scuola
che garantisce assistenza e patrocinio legale gratuiti a genitori di alunni disabili a cui viene negato il diritto parziale o totale all’assegnazione dell’insegnante di sostegno.
Il Consiglio Direttivo della FISH (Federazione Italiana per il Superamento Handicap), riunitosi a Genova il 19 settembre c.a., ha denunciato <> da parte del Suo governo.
Possiamo chiamarla civile una società che non mette tutti i suoi cittadini in condizione di esercitare il diritto all’istruzione?

On. Presidente
La cosa più squallida è che a pagare le conseguenze sono quei ragazzi che vivono già una situazione disagiata in famiglia, perché, come le ho scritto nella lettera precedente, gli studenti che hanno genitori che contestano o si rivolgono alla magistratura ottengono le ore giuste di sostegno (sentenze Tribunale di Roma, Venezia, Cagliari, Reggio Calabria, Agrigento …) mentre gli studenti i cui genitori non hanno i mezzi o le capacità per far valere i diritti dei propri figli, hanno la riduzione delle ore di sostegno o non hanno l’assistente educativo o gli ausili necessari.

Con la presente, a nome del Sindacato che rappresento, le ripeto le stesse richieste già precedentemente espresse:
1)       Lo Stato e/o le Regioni contribuiscano completamente all’acquisto di ausili indispensabili per la vita quotidiana dei disabili.
2)       L’indennità di accompagnamento, di 443,87 euro mensili, per i disabili gravissimi, venga equiparata almeno allo stipendio lordo di una badante che lavora 36 ore settimanali.
3)       La pensione di invalidità passi da 233,87 euro a 500,00 euro mensili.
4)       Un suo impegno personale per una rapida approvazione della proposta di legge d’iniziativa dei deputati DI GIANDOMENICO, MANINETI, EMERENZIO BARBIERI, LUCCHESE, DORINA BIANCHI, GIUSEPPE DRAGO, ANNA MARIA LEONE, presentata il 29 aprile 2004 relativa a: Modifica all’articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento di genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità.
5)     Un impegno del Governo affinché in Italia:
a)     All’inizio dell’anno scolastico, nelle province dove il CSA non ha fatte le nomine degli insegnanti di sostegno, i capi di istituto, in piena autonomia, faranno le nomine secondo le graduatorie di istituto al momento attive.
b)     Ai fini di una continuità educativa degli insegnanti di sostegno, in ciascun grado di scuola, tutte le nomine (comprese quelle dei capi di istituto) avranno valenza fino al completamento del ciclo scolastico.
c)     Per gli studenti che frequentano le classi successive alla prima di ogni ciclo didattico, deve restare invariato il numero delle ore di sostegno per l’intero ciclo, salvo richiesta di modifica a seguito dei lavori effettuati nei gruppi H per cui il dirigente scolastico comunica l’eventuale variazione di ore di sostegno per ogni studente.
d)     Un impegno di spesa da parte del Governo finalizzato per la nomina di assistenti educativi, per l’assistenza igienica e l’acquisto di ausili da parte delle istituzioni scolastiche.

Colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti.
Il Segretario Nazionale SFIDA ing. Andrea Ricciardi

INFO:
Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità
Via A. Torlonia n. 6  00161 ROMA
e-mail: infosfida@tin.it
fax 0882-991017

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