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L'ha portata il Ministro dell'Innovazione e delle Tecnologie Stanca e l'ha ricevuta Mimma De Gasperi, responsabile del servizio stenotipia dell'Università di Padova: stiamo parlando della targa che premia l'Ateneo veneto per i servizi offerti nella sezione "La i agli italiani: diffusione delle tecnologie Internet, inclusione delle categorie deboli, diffusione della cultura digitale".

Gli studenti non udenti possono avere diverse percentuali di invalidità, corrispondenti a diversi livelli di ipoacusia, ma soprattutto essere "segnanti", cioè utilizzatori della lingua dei segni, o "oralisti", cioè possono essere in grado di leggere le labbra
E per questi ultimi seguire una lezione in un'aula affollata può risultare abbastanza difficoltoso: basta solo che il docente scriva alla lavagna o volga lo sguardo alla finestra che il filo del discorso viene spezzato.
Per superare questo potenziale isolamento la soluzione è quella di avere sempre a disposizione un testo sotto mano.
Questo è l'idea che ha guidato la concretizzazione del progetto di stenotipia che permette di seguire costantemente una lezione e che permette, inoltre, di memorizzare le lezioni in modo tale da creare una biblioteca specializzata con le dispense dei corsi già svolti, un archivio che sarà fruibile da tutti gli studenti dell'Ateneo.

Il programma è stato realizzato dall'Università di Padova in collaborazione con la Meeting Service, azienda leader in Italia nel settore, e permette di  tradurre dal vivo in tempo reale quanto il docente spiega oralmente in testo scritto, diventando visibile allo studente non udente su un video.
Il sistema, fino ad oggi, non era mai stato realizzato in un'aula universitaria, ma soltanto nei tribunali, durante le sedute della Camera e del Senato o in occasione di conferenze e seminari

Durante questo Anno Accademico si sta testando il servizio, grazie all'aiuto di alcuni studenti non udenti che lo utilizzano in corsi di diverse facoltà, perché questo diventi un risultato tangibile, un supporto per garantire in modo concreto il diritto allo studio ai portatori di handicap.

Il cammino dell'integrazione continua, quel cammino iniziato uno decina d'anni fa pionieristicamente, prima della formulazione di tutte le attuali leggi in materia.

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