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Pubblichiamo un commento e un'analisi tecnica del disegno di legge finanziaria 2004 sulle misure di razionalizzazione delle spese per la scuola con particolare riferimento agli insegnanti di sostegno e alle problematiche dell'integrazione scolastica.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 29 settembre 2003, ha approvato il disegno di legge finanziaria 2004 che dovrà essere approvato dal Parlamento entro la fine di dicembre. Per quanto riguarda la scuola il disegno di Legge finanziaria 2004 all'articolo 14 prevede: 1) conferma dei tagli
al personale scolastico introdotti con le leggi finanziarie precedenti.
Pertanto per i docenti di sostegno si mantiene in vigore, anche se inadeguato, il rapporto 1:138 e la possibilità di un aumento delle ore per le attività di sostegno attraverso l'assegnazione dei posti in deroga autorizzati dai Direttori Scolastici Regionali. Sotto il profilo normativo il rapporto 1:138 è stato introdotto con la Legge n. 449/97 e nella sua applicazione ha sempre dovuto essere "coretto" in favore di un rapporto medio pari o superiore al parametro 1:2 (un insegnante di sostegno ogni due allievi in situazione di handicap). Inoltre in questi ultimi anni non sono mancate le difficoltà anche per l'assegnazione dei posti in deroga che spesso restano vincolati dalle esigenze di contenimento della spesa pubblica piuttosto che al bisogno manifestato dalle scuole e dalle famiglie; 2) consente ai
docenti individuati dal dirigente scolastico per attività di collaborazione di poter usufruire dell'esonero o del semiesonero all'insegnamento. 3) Reintroduce i corsi intensivi di specializzazione per i docenti con contratto a tempo indeterminato in esubero rispetto alle dotazioni organiche provinciali. Il disegno di legge non specifica se si tratta corsi intensivi per il sostegno anche se è lecito temere che l'intento sia questo. E' opportuno ricordare che questa operazione di "riciclaggio selvaggio" sui
posti di sostegno fu già tentata nella precedente legislatura con dispendio di risorse economiche e deludenti risultati. Infatti ai suddetti corsi intensivi sul sostegno parteciparono pochissimi docenti. Inoltre resterebbe aperto il problema della formazione intensiva sul sostegno che non garanti
sce adeguati standard di qualità e non può considerarsi polvalente in quanto esclude le minorazioni sensoriali (uditiva e visiva). Infatti il completamento dell'iter formativo modulare previsto dai corsi intensivi di specializzazione per il sostegno non è mai stato attuato. 4) Introduce per i docenti specializzati sul sostegno con contratto a tempo indeterminato in esubero rispetto alle dotazioni organiche provinciali il trasferimento d'ufficio su questo insegnamento qualora non trovino altra
collocazione. 5) Assegna 90 milioni di euro a sostegno della legge 53/2003, meglio nota come riforma "Moratti", per interventi relativi a: sviluppo delle tecnologie multimediali; attività di orientamento contro la dispersione scolastica e per assicurare il diritto-dovere di istruzione e formazione; sviluppo dell'istruzione e formazione tecnica superiore e per l'educazione degli adulti. Da rilevare che la somma destinata a sostegno della riforma per il prossimo anno scolastico coprirà solo in minima parte quanto previsto dal piano di investimenti di 8.320 milioni di euro nel periodo 2004/2008 recentemente deliberato dal Governo. 6) Assegna 375 milioni di euro per prorogare i contratti di pulizia delle scuole assegnati alle LSU. 7) Introduce limiti di reddito per l'assegnazione dei contributi alle famiglie che iscrivono i loro figli alle scuole paritarie. 8)Defiscalizza alle famiglie l'iscrizione dei propri figli al primo anno della scuola secondaria superiore. Il disegno di legge non fa
menzione del decreto del Presidente del Consiglio inerente le nuove modalità di accertamento degli alunni in situazione di handicap introdotto dalla precedente legge finanziaria 2003 e di cui è imminente l'emanazione dopo un lungo lavoro di verifica e di approfondimento tra i ministeri interessati. In conclusione il testo della manovra economica per il 2004 appare dettato solo da
esigenze di contenimento della spesa pubblica e se non verrà modificato durante l'iter parlamentare porterà a una progressiva riduzione dei servizi che le scuole statali e paritarie possono
erogare alle famiglie. In particolare per gli alunni in situazione di handicap il difficile cammino della qualità dell'integrazione scolastica all'interno delle classi comuni appare sempre più un miraggio.


Per informazioni
FADIS - Federazione Associazioni di Docenti per l'Integrazione
Scolastica

http://www.integrazionescolastica.it/

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