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Perché esistono le barriere architettoniche ?

Le barriere architettoniche non esistono in natura. Nascono nella mente del progettista che dovrebbe costruire per favorire la vita dell'Uomo, ma che spesso si dimentica l'obiettivo finale e cioè che tutti dovranno usare, entrare e fruire nel modo più facile possibile la realizzazione dei suoi progetti, sia che essi siano arredamenti, utensili, stanze o città .
Per barriera architettonica si intende allora una qualsiasi realizzazione fatta dall'uomo che impedisca o renda difficoltoso il libero e sicuro movimento a chiunque abbia difficoltà motorie o sensoriali.
Il riferimento antropometrico che rappresenta un uomo di altezza ed età media in perfetta efficienza fisica è il modello "obbligatorio" che ancora oggi viene utilizzato nelle facoltà di architettura e che si chiama il modulor ideato da Le Corbusier.
La nostra società è rappresentata da persone che si scostano anche di molto da questo modello di riferimento.
Una proposta provocatoria è quella di cambiare il modello antropometrico: immaginare l'uomo di Leonardo seduto su una carrozzina. Questa immagine è dissacrante quando la si mostra nelle aule di una università di architettura.

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