Dopo ben 18 anni di attesa, dal marzo 2017 è entrato in vigore, insieme ai nuovi LEA, il nuovo Nomenclatore Tariffario, il documento che contiene gli ausili e le protesi destinate alle persone con disabilitò, erogate dal sistema sanitario Nazionale.
L’attesa, come sappiamo, era molta: le tecnologie e le innovazioni in campo riabilitativo non hanno di certo aspettato la politica, e a pagarne in termini di ausili vecchi e di spreco di risorse erano i cittadini. Problema risolto, quindi? Non proprio, dato che ad un anno e mezzo da questo aggiornamento, manca la reale attuazione, dovuta alla mancanza di linee guida nazionali e all’aggiornamento delle tariffe.
In assenza di linee-guida nazionali, ogni Regione - o più spesso ogni Azienda USL - sta cercando di sviluppare percorsi attuativi che però evidenziano diverse criticità, non tanto o non solo di carattere strettamente normativo, quanto legate ad una appropriata traduzione pratica dei principi e direttive del Nomenclatore. Le maggiori incertezze, rilevano gli osservatori del settore, si concentrano probabilmente nel settore degli ausili tecnologici (ICT).
Per fare il punto sulla situazione ausili, Nomenclatore e fornitura, GLIC (associazione nazionale che riunisce 30 Centri ausili tecnologici distribuiti in 13 regioni) insieme ad Assoausili (associazione delle Aziende del mercato degli ausili ICT) ha organizzato per il prossimo 6 dicembre un convegno a Bologna nel quale interverranno rappresentanze nazionali di tutti gli attori coinvolti: associazioni di disabili, società mediche dell'ambito riabilitativo, i centri ausili, le ditte di ausili, gli esperti di programmazione sanitaria, le associazioni dei fisioterapisti e dei logopedisti.
Il convegno si svolgerà a Bologna il 6 dicembre 2018 dalle 9 alle 17, presso il Nuovo Hotel de la Gare, di p.zza XX settembre. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione.
Il programma del convegno e la scheda di iscrizione
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