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joystickDopo la formazione agli insegnanti il prodotto sarà pronto per essere usato da tutti

Sono lontani i tempi in cui per i non vedenti esisteva solo il classico libro abbinato ad un audio. Adesso per imparare l'inglese insieme agli altri studenti è sufficiente un joystick che funziona insieme ad un programma scaricabile gratuitamente in rete, il suo nome è Ellvis (English Language Learning for Visually Impaired).

La novità è stata inizialmente testata, a partire dall'autunno 2009, tra gli studenti di cinque Paesi: Italia, Francia, Germania, Romania e Inghilterra, ed ora è stata presentata ufficialmente. Il prossimo passo, già in via di definizione, è un corso di preparazione per i docenti per poi mettere questa tecnologia a disposizione di tutti.

Tutto il nuovo metodo d'apprendimento dell'inglese per non vedenti ruota, come anticipato, attorno ad un joystick innovativo. Impugnandolo, chi non vede può interagire col programma didattico creato ad hoc e compiere tutte le operazioni richieste per imparare la lingua. Ad esempio, potrà completare delle frasi, oppure scegliere la parola giusta o abbinare una figura ad un determinato sostantivo. Sempre grazie allo speciale joystick e al programma, capace a seconda delle "manovre" effettuate dall'allievo di dar vita ad un sistema combinato di vibrazioni, riscontri tattili e suoni, si potrà anche confrontare la pronuncia grazie ad un sistema di registrazione. Impugnando il joystick, infine, lo studente potrà "passeggiare" in un'aula virtuale, con tanto di cattedra e insegnante.

 Al sistema,inserito nel programma finanziato dalla Commissione europea "Lifelong Learning", hanno collaborato il centro Macchiavelli e la sezione fiorentina dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, con funzione di coordinatori.
"È un ulteriore passo in avanti verso l'inclusione sociale - ha commentato Antonio Quatraro, presidente della sezione fiorentina della Uic - In questi mesi è stato bello collaborare fianco a fianco con le scuole di lingua per studenti: abbiamo arricchito le nostre e le loro competenze. Con la consapevolezza che solo una società in cui viene favorito lo scambio di competenze e di esperienza è più ricca in quanto più umana".

"La partecipazione al progetto Ellvis è stata per noi di grande interesse - ha detto Rossella Bianchi, direttrice del centro Machiavelli - La traduzione e l'adattamento del software per gli studenti di lingua italiana, la registrazione delle parti in italiano e l'editing dei file sonori sono stati una sfida a confrontarsi con modalità di apprendimento diverse. La ricaduta positiva nella nostra attività didattica quotidiana è un forte stimolo all'elaborazione di materiali ed attività nuove con la prospettiva di iniziare un percorso che ci porti poi a poter accogliere persone con disabilità visive all'interno delle nostre classi".


PER APPROFONDIRE:

Centro Macchiavelli


UICI Firenze



IN DISABILI.COM:

UN SOFTWARE LIBERO PER L'ACCESSO AL PC DEI NON VEDENTI


DA GOOGLE DUE NUOVE APPLICAZIONI PER CELLULARE PER I NON VEDENTI




Alessandra Babetto

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