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ebookCiechi e ipovedenti già apprezzano i libri digitali, e si attende un avvicinamento alle altre disabilità

Un’avventura con diversi capitoli scritti, e altri ancora da completare, soprattutto sul fronte dell’accessibilità . Una storia, dunque, in corso, e con tante attese per il futuro, specialmente in Italia: le premesse, del resto, sono incoraggianti. Così si può definire l’editoria digitale, che ha come protagonisti principali gli ebook. Libri da leggere al computer, su tablet, smartphone e lettori portatili, i cosiddetti ereader.

Per il settore, a livello globale, il 2012 si è chiuso con una nota positiva: il riconoscimento come migliore innovazione tecnologica dell’anno in campo editoriale ottenuto da Epub 3. Si tratta del formato più utilizzato al mondo per la produzione di ebook. Il frutto di un lavoro di squadra portato avanti dall’International Digital Publishing Forum (Idpf), organizzazione di cui fa parte anche l’Associazione Italiana Editori (Aie). Epub 3, formato open e standard, permette di gestire anche impaginazioni complesse, e può integrare audio e video, con il risultato di offrire ebook molto simili alle cosiddette app per tablet e smartphone. Soprattutto, è un formato che integra delle specifiche sull’accessibilità . «Epub 3 è basato su Html5, quindi sulle tecnologie più evolute che ci sono ‑¬â€˜ commenta Cristina Mussinelli, membro del board Idpf e responsabile di progetti di editoria digitale di Aie -  Integra, poi, le specifiche del formato Daisy, usato nell’ambito delle disabilità visive».

Aie sta portando avanti il progetto Lia (Libri Italiani Accessibili), che si propone di realizzare un ampio catalogo di narrativa e saggistica in formato digitale accessibile a ciechi e ipovedenti. Prodotti subito fruibili dal pubblico con problemi visivi, quindi senza la necessità ‑¬â€˜ per le case editrici ‑¬â€˜ di un successivo adattamento. Perché ancora adesso non tutti gli ebook nascono con un adeguato livello di accessibilità . «Stiamo lavorando con buona parte degli editori italiani che producono ebook ‑¬â€˜ specifica Mussinelli ‑¬â€˜ Abbiamo controllato se i file dei libri che producono soddisfano specifiche caratteristiche di accessibilità . Ora stiamo lavorando sui file: apportiamo noi le dovute modifiche, oppure trasferiamo le informazioni agli editori. È una grossa opera di creazione di sensibilità e di conoscenze, anche perché gli editori hanno dei fornitori esteri che creano i file. Quindi è una questione che si sviluppa su tutta la filiera produttiva».

Un ebook, per quanto accessibile, non ha senso senza adeguati supporti per l’acquisto e per la lettura. Ecco così che, per quanto riguarda i sistemi di pagamento, il progetto sta studiando dei miglioramenti. «Quando si esegue una transazione con la carta di credito, i form delle banche non sono accessibili ‑¬â€˜ commenta Mussinelli ‑¬â€˜ Si sta quindi lavorando con Abi, e con le banche a cui si appoggiano più spesso le librerie on line, per rendere accessibili le pagine dei pagamenti. Quando saranno apportate le modifiche  per i libri, queste varranno anche per gli altri prodotti, quindi tutti gli acquisti on line saranno su pagine accessibili».

Sotto osservazione, poi, gli strumenti per la lettura degli ebook, alla ricerca di eventuali punti da correggere. Tra i sistemi operativi, sia per computer che per apparecchi mobili, le differenze nelle tecnologie per la lettura facilitata non mancano. «Nel caso di Apple, si nota un'accessibilità integrata sia negli strumenti che nel software - descrive Mussinelli - Gli ebook venduti nell'apposito negozio on line, però, probabilmente non sono del tutto accessibili. Si sta lavorando con l'azienda per capire come indicare, in futuro, quali sono i testi che soddisfano i requisiti del progetto Lia. Kindle, invece, può essere una soluzione per gli ipovedenti, mentre lo è di meno per i ciechi. Android non era accessibile fino a poco tempo fa, ma con le ultime versioni sono arrivati dei miglioramenti. Continuiamo a monitorare strumenti e software con l'istituto Cavazza di Bologna. In futuro vorremmo fornire una serie di indicazioni su dispositivi, programmi, e loro accessibilità , così i lettori potranno capire dove orientarsi».

Tra i potenziali fruitori di ebook non ci sono solo persone con problemi visivi, ma anche con altre disabilità . «Il fondo con cui è finanziato il progetto faceva riferimento a prodotti editoriali utilizzabili da ciechi e ipovedenti ‑¬â€˜ sottolinea Mussinelli - Siamo abbastanza convinti che una volta risolti i loro problemi di accessibilità , probabilmente anche un’altra serie di disabilità potrà avvantaggiarsi dei risultati. Finora non abbiamo avuto la possibilità di condurre dei test a riguardo, ma non è detto che non lo faremo».

Questione di tempo, dunque. Intanto, però, a livello internazionale, in fatto di editoria accessibile l’Italia è in una buona posizione. «Questo progetto è abbastanza particolare, non ce ne sono molti di simili a questo, che ha come obiettivo non una distribuzione separata, ma nei canali abituali, con tutte le complessità che ne derivano ‑¬â€˜ precisa Mussinelli - Aie, poi, collabora con l'Unione Italiana Ciechi, con la Biblioteca Italiana per i ciechi di Monza, ed è impegnata nella fornitura di libri di testo ai dislessici. Ci sono aspetti migliorabili e altri in evoluzione: magari qualcuno si aspetta risultati più rapidi, ma a volte è questione di conoscenze che vanno acquisite».


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Roberto Bonaldi


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