Immaginiamo di poter condurre un'auto senza usare mani e piedi, ma servendoci semplicemente del nostro pensiero. A prima vista può sembrare una cosa fantascientifica, in realtà è proprio in questo che consiste Brain Driver, un progetto a cui sta lavorando il gruppo AutoNOMOS, formato da ricercatori e studenti della Libera università di Berlino.
L'interfaccia mente-auto è stata ideata dal professor Raul Rojas, specializzato in intelligenza artificiale e prevede l'impiego di un neurocaschetto chiamato Emotiv, un dispositivo realizzato da una società statunitense e originariamente pensato per l'utilizzo con i video games. I sedici sensori di Emotiv si applicano direttamente alla testa dell'utente-guidatore e sono in grado di registrare un vero e proprio elettroencefalogramma (EEG) delle onde cerebrali. In seguito entra in gioco il software ideato dal team di ricerca, in grado di convertire ogni modello mentale in un comando specifico e ben distinto tra frena, accelera, gira a destra o gira a sinistra; l'esecuzione è quasi istantanea.
Dopo opportuno training necessario ad allenare il cervello a muovere un oggetto virtuale attraverso l'EEG in tempo quasi-reale di Emotiv, l'utente è pronto a mettersi a bordo di una speciale versione, modificata per ricevere i comandi dal casco, di una Volkswagen Passat Variant 3c per procedere alla guida con la sola forza del pensiero. Letteralmente.
Il progetto è ancora in fase di sviluppo e necessita di ulteriori perfezionamenti, come la riduzione del ritardo che intercorre tra il comando impartito con il pensiero e l'azione eseguita dall'automobile. In ogni caso è bene frenare ogni entusiasmo poiché i ricercatori hanno dichiarato che il prototipo è stato realizzato per puro scopo dimostrativo, nella speranza però ovviamente che simili ricerche contribuiscano a migliorare la guida e a fornire nuove prospettive di mobilità a chi è disabile o affetto da una qualche forma di paralisi.
PER SAPERNE DI PiU': BRAIN DRIVER IN AZIONE IN QUESTO VIDEO (inglese)
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Alessandra Babetto