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Tipografia

Ne è passato di tempo da quando Luis Braille, quindicenne cieco, si inventò un codice per leggere e comunicare senza la vista. Da allora - siamo nell''800 - la scrittura in Braille è diventata lo strumento universalmente noto in mano ai ciechi, per leggere, per comunicare, per integrarsi.
I non vedenti umbri hanno però di che sorridere: da oggi avranno a disposizione la stampante "Impacto 600", una grande rivoluzione per gli oltre 2.200 fra bambini e adulti ciechi della regione. Una rivoluzione che partirà dalle scuole dove, a causa della carenza di libri - troppo costosi quelli in Braille! - i giovani non vedenti sono parecchio svantaggiati.

E il Braille si sta adeguando ai tempi... e alle esigenze. Perchè se attraverso i sintetizzatori vocali è possibile codificare questo codice dal computer, la grande rivoluzione è arrivata con  le stampanti in linguaggio Braille, grazie alle quali è possibile leggere i testi direttamente su carta.
Una bella differenza! Significa passare dalla dipendenza dalle tecnologie, all'autonomia di leggere autonomamente, con i propri polpastrelli; significa leggere quando si vuole, ovunque, senza dover dipendere da un pc. In realtà in Italia di queste stampanti ce ne sono piuttosto poche, a causa della gestione complessa e dei costi elevati.

Impacto 600, prodotto dalla Once, l'"Unione ciechi" spagnola, è arrivata in Italia, all'Unione Italiana Ciechi di Perugia, grazie al cofinanziamento del Monte dei Paschi di Siena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, per un costo di 26mila euro.
Una cifra sicuramente ben investita perchè "pur non arrivando alla produzione industriale di alcune, poche, stamperie italiane - spiega Emilio Vantaggi, presidente regionale UIC - può stampare fino a 600 pagine all'ora, contribuendo così ad abbattere i costi di scuole e disabili".
"Non è facile trascrivere dal "nero", cosiddetto, al Braille - continua Vantaggi - perchè le codifiche sono molto lunghe e può capitare che un semplice volume come "I Promessi Sposi", occupi cinque o sei volumi di carta. L'imissione di dati in codice è complessa, per riportare al cieco tutte le foto, i titoli, la grafica, le caratteristiche di una pagina, così come le vede una persona normodotata".
Ma entrando a regime e con il personale addestrato, si prevede di abbattere i costi, e servire così le scuole, le famiglie di disabili, gli Enti...
Certo, servirà ancora un po' di tempo per "far ingranare" tutto il meccanismo: la stampante si trova nella sede dell'UIC di Perugia già da un anno, ma per alcune difficoltà di funzionamento era rimasta inattiva. Erano necessari mesi di addestramento del personale addetto - due ciechi, Vantaggi e la moglie, anch'essa non vedente - per far funzionare la macchina e renderla a tutti gli effetti operativa, a disposizione dei cittadini e delle scuole che ne fanno richiesta. L'Impacto 600 avrà parecchio da fare, da oggi in poi...

Link al sito della UIC dell'Umbria

Link al sito della UIC nazionale

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[Francesca Lorandi]

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