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Tipografia
Ho acquistato "La Grande Letteratura Italiana " su Cd-Rom allegata a Panorama. Purtroppo un'altra occasione persa per chi sperava che le nuove tecnologie fornissero opportunità di conoscenza e cultura anche per chi non può servirsi dei mezzi tradizionali. Una grande raccolta di libri da consultare attraverso il computer può essere utile prima di tutto a chi gli stessi libri non è in grado di aprire, leggere e sfogliare nelle normali versioni su carta: i ciechi, gli ipovedenti, le persone con ridotte capacità motorie... Ma, con strumenti adatti, loro possono benissimo consultare le stesse opere in formato digitale attraverso il computer. Come pure consultare un'enciclopedia o un dizionario...O meglio... potrebbero, se chi realizza queste opere pensasse un po' meno agli
effetti grafici e tenesse in considerazione le esigenze di tutti. Ma così non è. Anche in questo CD-ROM si possono sentire le poesie recitate da un attore: ottimo per un cieco, peccato che egli non potrà mai "cliccare" con il mouse sul pulsante corrispondente. Si può aprire e sfogliare un libro, ma bisogna agire di fino con il mouse su pulsanti grafici che gli strumenti di lettura dei ciechi, non possono interpretare e che molti disabili motori semplicemente non riescono a fare.Questa è la terza storia della letteratura su CD-ROM che esce in edicola, abbinata a giornali di grande tiratura, dopo quelle Espresso-Zanichelli e Repubblica-D'Anna. E anche questa, come le altre due, non rispetta le norme di accessibilità. Eppure sono opere basate sui su testi scritti e voci recitate! Non stiamo
parlando di una storia dell'arte figurativa! Sono prodotti che al 90% potrebbero essere resi accessibili a tutti semplicemente aggiungendo qualche menù di selezione testuale, senza tanti
effetti grafici, manovrabile anche con la tastiera non solo con il mouse. E' dal 1998 che spedisco lettere di protesta su questo argomento, finora con risultati quasi nulli. Sui principi tutti sono d'accordo, ma le opere sono rimaste inaccessibili, anche nelle ristampe, e quelle nuove, come questa di Panorama, vengono realizzate sempre con gli stessi criteri. Anche la lotta per l'eliminazione delle barriere architettoniche è stata dura, ma lì si trattava di costruire migliaia di rampe, di bagni speciali, di ascensori...Qui sarebbe sufficiente chi progetta queste opere "pensasse" qualche minuto anche a chi usa il computer in modo diverso: i costi dell'accessibilità informatica sono irrisori e probabilmente sarebbero facilmente coperti dal maggior numero di possibili clienti.

Flavio Fogarolo flavio.fogarolo@tin.it

www.provvstudi.vi.it/erica

Stefano Pittarello - stefano@disabili.com

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