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"Signa volant"... e "scripta manent", avrebbero detto i latini. Il riferimento è alla lingua dei segni, che non ha una forma scritta. E non è un problema da poco. Perchè questo significa grande fluidità della lingua e quindi impossibilità di stabilire delle regole fisse, una codifica grammaticale.
Ne seguono grosse difficoltà nella creazione di ausili per la didattica e per lo studio delle lingue dei segni stesse.
Per quanto la tecnologia stia facendo passi da gigante anche in questo ambito, la mancanza di una conoscenza particolareggiata di questo codice impedisce la realizzazione di strumenti adeguati. Se ne sono resi conto gli stessi tecnici del settore, che all'Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno dato origine al Progetto QUA_SI.
"Signa volant" è il titolo di un convegno che si terrà dal 22 al 24 giugno, organizzato nell'ambito di questo progetto, con l'obiettivo di approfondire il tema delle "Lingue dei segni: teoria linguistica e applicazioni dell tecnologie dell'informazione".
Da dove nasce l'idea?
In sostanza, è il tentativo di risolvere il problema dell'apprendimento della lingua. Imparare il LIS è un'esigenza concreta  per chi si trova di fronte al problema urgente di educare un bambino sordo. Logopedisti, educatori, assistenti alla comunicazione, insegnanti di sostegno sono tutte figure professionali che nella loro carriera potrebbero trovarsi di fronte a questa difficoltà. Per loro diventa allora fondamentale imparare la lingua dei segni e le tecnologie dell'informazione sono, da questo punto di vista, un mezzo fondamentale. La disponibilità di materiale tecnologico consente infatti la registrazione in formato digitale e la possibilità di utilizzare filmati di buon livello in grande quantità sul computer di casa.

Ma non solo: le lingue dei segni rappresentano anche una risorsa. La possibilità di usare strumenti visivi per comunicare a distanza sembra ormai una realtà. In questo senso queste lingue possono rappresentare un vero test per chi investe  nello sviluppo di supporti tecnologici per comunicare a distanza con una modalità visivo-spaziale.

"Lingue dei segni: teoria linguistica e applicazioni dell tecnologie dell'informazione" è un convegno che nasce da queste riflessioni. La costruzione di ausili tecnologici dedicati, e anche il modo di utilizzare gli strumenti già disponibili ma non pensati originariamente per le lingue dei segni, non può prescindere da una conoscenza particolareggiata della struttura linguistica delle varie lingue dei segni.
Gran parte del convegno sarà quindi dedicata  alla linguistica di queste lingue.
La seconda parte riguarderà i progetti dedicati alla creazione di materiale multimediale per le lingue dei segni.
Concluderà l'incontro una conferenza pubblica tenuta da Harlan Lane, il maggior storico delle lingue dei segni che nei suoi libri ha portato alla luce la storia spesso dimenticata delle comunità di sordi europee e americane.

Segreteria Convegni QUA_SI
info.quasi@unimib.it
www.unimib.it

ENS - Ente nazionale sordi

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[Francesca Lorandi]

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