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Posata la prima pietra, entro un anno si prevede la fine dei lavori. Saonara, un comune in provincia di Padova avra' tra breve una casa alloggio per ospitare i disabili. A fine settembre 2000 c'e' stata la cerimonia ufficiale, presenti piu' di 50 associazioni di volontariato, il ministro per le relazioni parlamentari, Patrizia Toia, l'assessore regionale alle politiche sociali del veneto Antonio De Poli, ma soprattutto molti genitori di ragazzi con handicap.


Proprio a loro e' andato il pensiero dei soci e volontari della Cooperativa Il Glicine di Saonara, gli ideatori ed i promotori del progetto. La casa alloggio e' infatti una sfida intrapresa per dare una speranza a chi vive ogni giorno con il problema di come sara' il futuro del proprio figlio disabile, e' una risposta immediata e concreta alle eventuali improvvise necessità delle famiglie. La struttura potra' ospitare un totale di tredici persone di cui otto in forma residenziale , due in pronta accoglienza, uno in accoglienza programmata e due operatori con la possibilita' di sistemazione in stanze singole o doppie.


La casa sara' realizzata su due piani, con al pian terreno un ampio portico di 80 mq, un salone soggiorno di 110 mq, la lavanderia, la cucina, una mensa , un ambulatorio e ci sara' anche una sala multimediale ed un laboratorio dove i disabili potranno dedicarsi al telelavoro. Al secondo piano invece ci saranno le stanze, un ascensore e le scale d'accesso saranno realizzate con materiali appositamente predisposti per disabili fisici e non vedenti.


8 disabili che ora vivono da soli saranno quindi presto ospitati qui, ma la casa alloggio servira' anche per ricevere in emergenza ospiti la cui famiglia ha un improvviso problema.


I genitori potranno programmare anche qualche loro impegno sapendo dove lasciare il figlio (in molti casi non si tratta delle ferie ma di interventi chirurgici, e malattie). La casa alloggio e' destinata ai disabili del comune di Saonara, che tra l'altro e' il comune padovano con il maggior numero di persone con handicap, ma sara' aperta compatibilmente anche a tutti quelli che ne avranno bisogno.


In questa struttura i disabili potranno anche lavorare, e' prevista infatti la costruzione di alcune serre per avviare un'attivita' di florovivaismo, intorno alla casa c'e' molto terreno, l'obiettivo e' quello di rendere questi ragazzi in qualche modo economicamente autosufficienti.


Un progetto costoso, reso possibile grazie a 150 milioni sborsati dal Comune di Saonara, a 260 milioni finanziati dalla Regione Veneto, altri 250 dalla Fondazione Cassa di Risparmio più altri 50 raccolti tra banche, enti pubblici, aziende private e singoli cittadini. Il costo finale dell'opera e'di un miliardo per cui mancano ancora all'appello 300 milioni che i volontari de Il Glicine sperano di riuscire comunque a raccogliere.


Il progetto avviato da questa cooperativa e' un esempio che opere di questo genere si possono realizzare, l'iter e'relativamente lungo, ma percorribile. Per avere i finanziamenti regionali ci sono si voluti due anni ma alla fine sono arrivati. Saonara e'il paese di Tamara Gobbo e Diana Olivetti, le due ragazze padovane massacrate da un pastore macedone sulla Majella, due giovani che hanno dedicato la vita alla solidarieta', e nel ricordo del loro impegno sono state organizzate molte iniziative di beneficenza, tra cui quella che ha visto anche la posa della prima pietra della casa alloggio.


Per info: "Il Glicine coop." Via Morosini,10 35020 SAONARA PD


tel.fax 049/8790712


E-mail :coopglicine@libero.it



Antonella Prigioni

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