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Pappapizza: che nome strano da dare ad un vassoio, però rende bene l'idea di quella che è la sua funzionalità. Il "pappapizza" è nato in seguito alla collaborazione tra l'Unione Italiana Ciechi di Firenze e una studentessa di Architettura, Rita Panebianco, che, dopo la sua tesi di laurea, "Architettura, Musica e Matematica nelle Arti applicate", ha progettato appunto questo vassoio dallo strano nome.

Il particolare vassoio è stato ideato da Panebianco e da un Designer, Brando Borghi, mentre, a tutelarlo, ci ha pensato lo studio notarile del Notaio Enrico Barone (PI), che si è dimostrato uomo sensibile e generoso verso questo piccolo-grande sogno.

Per le sue particolari caratteristiche potrà essere usato dai non vedenti, ma anche da ipovedenti e vedenti.
Il progetto, oltre a costituire la materializzazione di un bisogno per un'utenza particolare, dovrà coinvolgere tutti, rendendo noto  cos'è il linguaggio Braille,  e far sentire così la voce di tutti i ciechi.
Sono ancora troppo poche, infatti, le persone che si chiedono come riesca a vivere un non-vedente in questa società; pochissimi comprendono le nuove tecnologie ed altri credono che il mondo dei ciechi vada avanti grazie ai soli contributi di anime generose.

Quello del Pappapizza è stato un percorso lungo e articolato.
Grazie all'interessamento del suo Relatore di Tesi, l'Architetto Massimo Ruffilli (fondatore della Scuola di Disegno Industriale di Cadenzano - FI), Rita si è messa in contatto con Lorenzo Franciolini, non-vedente, che le ha fatto capire quali sono le vere problematiche che i non vedenti devono affrontare quotidianamente.
Grazie a lui, ha potuto conoscere anche il Presidente dell'U.I.C. di Firenze,  Antonio Quatraro, e il Presidente dell'U.I.C. della regione Toscana, Carlo Monti.

Dopo la sua tesi Rita, contenta del risultato, non ha voluto commettere  l'errore di abbandonare quelle persone così vive e particolari, continuandone la frequentazione.
Un giorno finirono a parlare del desiderio di un bambino non vedente di poter possedere un vassoio per la pizza "NORMALE"!
Così è nato qualcosa di utile, carino e non ghettizzante… il "pappapizza", appunto!


Per saperne di più contattare

  • Rita Panebianco panebianco.rita@libero.it 
  • Brando Borghi brando@iload.it
  • Prof. Antonio Quatraro dell'U.I.C. di Firenze
    UNIONE ITALIANA CIECHI ONLUS - Sezione Provinciale di Firenze
    Via L. Fibonacci 5
    50131 Firenze
    Tel. 055 580319
    FAX 055 588103
    Segreteria telefonica 24 ore su 24: 055 580524
    E-mail uicfi@uiciechi.it 

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