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SPECIALE BARRIERE ARCHITETTONICHE

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LE PAROLE CHIAVE

Questa sezione può sembrare non necessaria. Ma non è così. Perché dietro le parole si nascondono le persone o, in certi casi, proprio le barriere che si vuole abbattere.
Così per esempio il primo concetto, la disabilità , al primo colpo d'occhio può sembrare scontato, ma questa formulazione è invece frutto di tante battaglie delle associazioni internazionali, che hanno ottenuto - in sintesi - il riconoscimento che il disabile è prima di tutto una persona.
Ecco dunque un elenco essenziale:

  • Disabilità
    La disabilità è una condizione universale che, in determinate situazioni di vita, tutti possono sperimentare. È parte integrante dell'essere umano, al di là del tempo, dello spazio e delle differenze culturali e geografiche. Lo si ricava dalla "Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute", più conosciuta come ICF, lo strumento varato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2001.
    Nella classificazione ICF la disabilità viene considerata non più come malattia, disordine o disturbo, ma come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e ambientali che rappresentano il contesto in cui vive. In altri termini: la disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. Nello specifico la disabilità viene definita come il termine ombrello per le menomazioni (cioè i problemi nelle funzioni o nelle strutture corporee), le limitazioni dell'attività e le restrizioni della partecipazione.
    Disabilità diventa, pertanto, una parola dalla connotazione neutra, centrata sulle capacità residue del soggetto, oltre che su quelle mancanti.
    Un approccio di questo genere è accolto e promosso anche dalla Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità , approvato dall'Assemblea Generale dell'Onu il 13 dicembre 2006 e ratificato in Italia il 3 marzo 2009, con la legge numero 18.
    In definitiva la disabilità è oggi intesa come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.
  • Persone con disabilità fisiche
    Tali condizioni, in forme temporanee o permanenti, possono insorgere in relazione a menomazioni quali paraplegie, tetraplegie, distrofie, sclerosi, nanismo, paralisi, paresi, spasticità , amputazioni, eccetera. In generale, le persone con difficoltà fisiche presentano una diminuzione delle capacità di movimento, che si concretizza in una riduzione fino all'annullamento dell'autonomia d'uso degli arti, in relazione alla deambulazione, alla pressione e alla manipolazione di oggetti.
    A seconda del tipo di esigenza, si possono distinguere:
     - persone con ridotta mobilità degli arti inferiori
     - persone con ridotta mobilità degli arti superiori
     - persone che utilizzano una carrozzina manuale o elettrica (difficoltà o impossibilità di deambulazione).
    Le persone in carrozzina possono avere livelli di autonomia ed esigenze molto diversificate in rapporto al tipo di menomazione.
  • Barriere architettoniche
    Sono gli ostacoli fisici fonte di disagio per la mobilità . In particolare - ma non solo - per coloro che per qualsiasi causa hanno una capacità motoria ridotta o impedita, in forma temporanea o permanente. Inoltre si considerano barriere architettoniche gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti. Ancora: sono considerate barriere la mancanza di accorgimenti o segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti e per i non udenti.
  • Accessibilità
    Si intende la possibilità , anche per le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere un luogo o un edificio o le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
  • Visitabilità
    Si intende la possibilità , anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Per spazi di relazione s'intende gli spazi di soggiorno o pranzo dell'alloggio privato e quelli corrispondenti del luogo di lavoro, servizio e incontro. In altre parole, la persona può accedere in maniera limitata alla struttura, ma comunque le consente ogni tipo di relazione fondamentale.
  • Adattabilità
    È la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito, intervenendo senza costi eccessivi, per rendere completamente e agevolmente fruibile lo stabile o una parte di esso anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Un edificio si considera adattabile quando, con l'esecuzione di lavori differiti, che non modificano né la struttura portante né la rete degli impianti comuni, può essere reso accessibile.
  • Ristrutturazione
    Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli che trasformano le strutture edilizie mediante un insieme sistemativo di opere, che possono portare a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Interventi di questo genere sono: ripristino o sostituzione di elementi costitutivi dell'edificio; eliminazione, modifica, inserimento di nuovi elementi e impianti.
  • Manutenzione straordinaria
    È l'intervento che rinnova o sostituisce parti anche strutturali degli edifici, realizza e integra i servizi igienico-sanitari e tecnologici, purché lo faccia senza alterare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari, e che non comporti modifiche delle destinazioni d'uso. Quando un intervento è considerato "manutenzione straordinaria", non scatta l'applicazione della normativa sull'abbattimento delle barriere architettoniche.

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