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Chi cerca e chi offre aiuto: mettiamo assieme domanda e offerta, che spesso non s'incontrano...

SPECIALE SERVIZIO CIVILE

Disabili-com:  logo Speciale Servizio Civile

Con l'entrata in vigore il 6 marzo del 2001 della Legge n. 64 "Istituzione del Servizio Civile Nazionale", in Italia, come in pochi altri paesi, il Servizio Civile viene inserito in un preciso quadro legislativo. Ciò significa che nel nostro Paese esiste una precisa e ufficiale istituzione preposta a mettere in atto i principi costituzionali di solidarietà sociale, di formazione civica e culturale, di salvaguardia del patrimonio storico-artistico, paesaggistico e culturale.
Ma che cos'è in pratica il servizio civile? E perché un giovane tra i 18 e i 26 anni dovrebbe cambiare la propria vita e dedicarsi un anno alla società ?

Speciale: Auto mutuo aiuto
A cura di:
Gloria Cesarotto

logo auto mutuo aiuto

Noi tutti, nel momento del bisogno, vorremmo essere aiutati, non tanto ad avere delle soluzioni da manuale, magari solo ad ottenere gli strumenti per poter trovare la soluzione giusta da noi stessi.

Lo scopo essenziale di un gruppo di auto mutuo aiuto è di dare, a persone che vivono in situazioni simili, l'opportunità di condividere le loro esperienze e di aiutarsi a mostrare l'uno all'altro come affrontare i problemi comuni. L'auto aiuto è quindi un mezzo valido per assicurare ai partecipanti del gruppo sostegno emotivo.

L'AUTO MUTUO AIUTO IN ITALIA

Ciascuno, in un gruppo di auto mutuo aiuto riceve e, contemporaneamente, dà aiuto. Si verifica una sorta di effetto per cui chi dà aiuto in realtà ne riceve, e chi cerca di modificare una persona, in realtà lavora su se stesso nel rapporto con l'altro. Condividere il medesimo problema fa sentire l'aiuto scambiato più efficace.

I membri del gruppo si ritrovano inseriti in una sorta di piccolo sistema sociale in cui smettono di essere dei portatori di qualche disagio e diventano invece membri di una rete quasi familiare. I gruppi, pur costituendo delle ottime iniziative di supporto, non sono però da considerarsi sostitutivi di una adeguata psicoterapia individuale o di gruppo, nella quale l'esperto assume un ruolo terapeutico diretto.

IDENTIKIT DELL'AUTO MUTUO AIUTO

Generalmente, gli obiettivi dei gruppi di auto mutuo aiuto sono:
- aiutare i partecipanti ed esprimere i propri sentimenti;
- sviluppare e aumentare la capacità di riflettere sulle proprie modalità di comportamento;
- aumentare le capacità individuali nell'affrontare i problemi;
- aumentare la stima di sé, delle proprie abilità e risorse, lavorando su una maggiore consapevolezza personale.

I gruppi di auto mutuo aiuto presentano una forte connotazione volontaristica. Ognuno partecipa secondo la propria disponibilità , portando se stesso e la propria storia di vita in un clima di fiducia e ascolto.

Svariate patologie o stati personali di disagio o problemi comuni delle realtà locali vengono sempre più affrontati dal basso, facendo leva sulle motivazioni, l'interesse e le esperienze delle persone direttamente interessate piuttosto che sull'esclusiva presa in carico di professionisti e istituzioni.

Stanno quindi diventando una risorsa sempre più preziosa per la protezione e promozione della salute. Sono considerati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità efficaci strumenti di benessere, di 'umanizzazione' dell'assistenza socio-sanitaria. Contribuiscono infatti a rendere partecipi i cittadini nella gestione della propria salute.

ALCUNI LINK A SITI DI AUTO MUTUO AIUTO IN ITALIA. A.M.A. E DISABILITÀ


IN DISABILI.COM:

Auto mutuo aiuto, in Lombardia ci si aiuta così

Convegno: "Io sento, io posso": i giovani e il disagio mentale
Progettare l'accoglienza fin dal primo giorno di scuola

SERVIZI PER DISABILI

Se hai qualche realtà da segnalare, scrivici a redazione@disabili.com

SPECIALE NATALE SOLIDALE 2009

albero di natale


Le feste natalizie sono un'occasione per fermarsi un attimo, ma anche, tradizionalmente, per essere "più buoni".
Al di là delle zuccherosità , il Natale può essere davvero un'opportunità per stare meglio, con sé e con gli altri.
Non a caso ci si scambia dei doni. Molto spesso questi regali, più del valore intrinseco, contano per la preoccupazione e lo spazio mentale dedicato a pensarli, realizzarli, acquistarli, presentarli all'amico/amica destinataria.
Ecco perché, per chi ha deciso di mettere il cuore sotto l'albero, non mancano le possibilità per aiutare gli altri.
Noi di seguito ve ne segnaliamo alcune:

  • Airc
    Il mio negozio sostiene la Ricerca
  • CBM Onlus
    Regali solidali in centro a Milano

VOTO DISABILI

mano che inserisce scheda elettorale nell'urna di voto

Per dare la possibilità a tutti di essere parte attiva del processo democratico che chiama gli elettori al voto, abbiamo raccolto per voi tutte le informazioni utili sulle agevolazioni che la legge prevede per consentire alle persone con disabilità di votare.

 

scheda elettoraleVOTO DEI CITTADINI RICOVERATI

VOTO DOMICILIARE

VOTO NON DEAMBULANTI

VOTO ASSISTITO CON ACCOMPAGNATORE IN CABINA

DIRITTO DI VOTO PER I DISABILI INTERDETTI


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Il voto delle persone cieche e ipovedenti

Le persone con disabilità intellettive possono votare!

ELEZIONI POLITICHE 2013 - VOTO DISABILI


I NUMERI DELL'HANDICAP
A cura di Vera Zappalà


Disabili-com: logo Speciale i numeri dell'Handicap

Quanti sono i disabili nel nostro Paese? Come vivono? Quanti guidano l'automobile? Quanti vanno a scuola?
Queste e molte altre domande vengono poste frequentemente da interlocutori diversi: media, policy maker, comunità scientifica, cittadini.
Trovare una risposta non sempre è facile: in Italia gli interventi sull'handicap spettano a molti Ministeri ed Enti, ognuno dei quali rileva i dati statistici necessari al monitoraggio di ciò che è di sua ompetenza, ma ciò che viene rilevato non fa sempre riferimento alle stesse persone e, poiché anche i termini handicap, disabilità , invalidità , inabilità rimandano a significati differenti, i dati esistenti si riferiscono a realtà di volta in volta diverse.
Un progresso fondamentale è stato effettuato con la promulgazione della legge-quadro 5 febbraio 1992 n. 104, che resta il cardine della vigente legislazione in materia, e che nell'art. 3 - accogliendo le indicazione dell'OMS - afferma: "E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione".
Ma anche dopo la promulgazione della legge-quadro 104/92, i termini handicap e persona handicappata non sempre sono stati usati in maniera univoca.
Di conseguenza, i diversi approcci culturali e l'utilizzo di strumenti di conoscenza basati su parametri settoriali e specifici hanno alimentato talvolta imprecisioni e situazioni di confusione, che hanno investito anche gli aspetti statistici.
Un ulteriore passo avanti è stato realizzato quando - sulla base della legge 162/98, che prevede la promozione di indagini statistiche e conoscitive sull'handicap - il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha assegnato all'Istat il compito di sviluppare un Sistema Informativo sull'Handicap, che rappresentasse un sistema integrato delle fonti statistiche esistenti sul tema in grado di accrescere l'informazione sulla disabilità e i suoi molteplici aspetti, oltre a costituire uno strumento basilare per una migliore ed efficace programmazione delle politiche per l'handicap a livello nazionale e territoriale.
Da oltre un anno l'Istat sta lavorando all'armonizzazione e integrazione dei dati statistici sull'handicap, con la collaborazione di Ministeri, Enti e Associazioni che a vario titolo si occupano di politiche, servizi e bisogni riguardanti i cittadini disabili.
Il lavoro svolto finora consente di dare molte risposte alle domande sull'handicap.

Speciale GIORNATA della MEMORIA - La Storia della deportazione dei disabili

di Alberto Friso

Disabili.com: logo speciale giornata della memoria 2007

Forse non tutti sanno quanto le persone disabili siano state perseguitate nel tragico periodo che precede la seconda guerra mondiale.
Si capisce che oggi ci siano tutti i motivi per essere a pieno coinvolti nella Giornata della Memoria.
Infatti proprio i disabili sono stati i primi presi di mira dai tremendi programmi eugenetici della Germania nazista.

Si fa memoria della tragedia perchè dimenticare sarebbe un nuovo delitto...

E allora ben venga questo simbolico 27 gennaio, "Giorno della memoria". E' dal 2001 che la ricorrenza viene riproposta in Italia, per non dimenticare, e per far riflettere sugli abissi in cui l'uomo è capace di cadere, perché una tale barbarie non abbia a ripetersi.

L'Olocausto in Germania iniziò con il programma di sterminio dei disabili (Progetto T4) messo in atto dal regime nazista all'indomani dell'ascesa di Hitler al potere, che fu una sorta di "palestra" alla quale si allenarono i carnefici che avrebbero condotto il massacro nei campi.

E' utile che brevemente vengano indicate le tappe del terribile programma nazista.

L'offensiva contro i disabili iniziò con la legge sulla sterilizzazione, emanata il 14 luglio 1933 con il nome di Legge per la prevenzione di nuove generazioni affette da malattie ereditarie, e servì da pietra angolare per la legislazione eugenetica e razziale del regime.

La legge ebbe effetto dal 1 gennaio 1934 e l'impatto fu immediato: un gran numero di cittadini e cittadine tedeschi furono sterilizzati, molti contro la loro volontà . Sebbene non siano disponibili cifre esatte, si concorda generalmente sul dato secondo cui almeno 375.000 persone, il 5% della popolazione tedesca, furono sterilizzate, in quanto cittadini tedeschi reputati indegni di riprodursi.

Il programma eugenetico proseguì con l'eliminazione fisica dei soggetti indesiderati, ed i primi ad essere sterminati furono i bambini disabili.
Il 18 agosto 1939 il Ministero degli Interni fece circolare un decreto intitolato "Obbligo di dichiarazione di neonati deformi", che ordinava alle ostetriche e ai medici di denunciare tutti gli infanti nati con specifiche condizioni mediche che successivamente venivano trasferiti nei cosiddetti Reparti per l'assistenza esperta dei bambini presso ospedali e cliniche private dove gli venivano somministrati farmaci mortali.

Nell'estate del 1939 Hitler diede inizio alla politica di uccisione degli adulti disabili e, rispetto all'operazione di eutanasia infantile che rimase relativamente circoscritta, quella degli adulti avrebbe prodotto un numero assai più elevato di vittime.

Fornire assistenza e cure alle persone con disabilità non è sempre facile. Qui trovi consigli e riferimenti utili per vivere la disabilità in famiglia, e per attuare l'auto muto aiuto

TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
A cura di
Alberto Friso

Disabili-com: logo Tribunale per i Diritti del Malato

Il Tribunale per i Diritti del Malato è una iniziativa nata nel 1980 per tutelare i diritti dei cittadini nell'ambito dei servizi sanitari e assistenziali e per contribuire a una più umana e razionale organizzazione del servizio sanitario.
Il Tribunale per i Diritti del Malato è composto da cittadini attivi che si impegnano a titolo volontario e che hanno in comune la volontà di garantire l'uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini in un settore come quello della Sanità , nel quale le disuguaglianze sociali e culturali sono spesso fonte di privilegio per alcuni e di discriminazione per altri.
Esso opera mediante le sue Sezioni locali, presenti su tutto il territorio nazionale: più di 10.000 sono i cittadini attivi negli ospedali e nei servizi territoriali; una è la Struttura centrale, che coordina le attività della rete e promuove le iniziative nazionali.
Al Movimento Federativo Democratico/Tribunale per i Diritti del Malato aderiscono 20 sedi regionali nazionali e ci sono sezioni del TDM in quasi ogni provincia italiana.
Il Movimento Federativo Democratico aderisce a ECAS (Euro Citizen Action Service), che ha sede a Bruxelles.

Tra i principali programmi e campagne del Tribunale per i diritti del malato vanno segnalati:

  • la campagna Ospedale sicuro;
  • il programma sulle buone pratiche in sanità che comprende l'assegnazione del Premio Andrea Alesini;
  • un progetto sperimentale per la riduzione delle liste d'attesa;
  • il programma sulla sicurezza e la qualità nella pratica medica e assistenziale;
  • il progetto su "percorso chirurgico e diritti dei cittadini";
  • la campagna sulla terapia del dolore;
  • la campagna per la diffusione del farmaco generico;
  • la campagna sull'oncologia seguita al caso Di Bella;
  • la campagna per l'indennizzo per danni da trasfusioni da sangue infetto;
  • l'attivazione sperimentale di una rete di servizi Pit Salute al livello locale.

Molte delle sofferenze che i malati patiscono negli ospedali e servizi sanitari in genere non sempre dipendono dalle loro malattie ma sono spesso prodotte da problemi di disorganizzazione o da rapporti umani non sempre rispettosi della dignità della libertà e della riservatezza di ogni individuo.
Il Tribunale per i Diritti del Malato, espressione del Movimento Federativo Democratico (MFD), è nato proprio per combattere contro queste sofferenze inutili e per sollecitare rapporti umani basati sul pieno rispetto di ogni individuo che intende intervenire in sua difesa senza distinzione di nazionalità , condizione sociale, sesso, religione, appartenenza politica, attraverso un'azione di tutela diretta o con l'affermazione di un nuovo diritto.

DOPO DI NOI

Disabili-com: logo Speciale Dopo di Noi

Dopo di Noi è il termine col quale i genitori di persone con disabilità indicano il periodo che seguirà alla loro dipartita: si chiedono, in pratica, cosa sarà del nostro congiunto disabile dopo di noi, ovvero quando noi ci saremo più ad assisterlo? Chi se ne prenderà cura in modo adeguato? Si tratta di una domanda angosciante, che da tempo le famiglie italiane hanno sottoposto alla politica, chiedendo a più parti di intervenire in modo da creare degli strumenti in grado di assicurare un futuro sereno  atutte quelle persone che, con disabilità, non potranno più,  ad un certo punto della loro vita, contare su un supporto famigliare.

La legge sul Dopo di Noi

E' stata approvata il 16 giugno 2016 la Legge sul dopo di Noi. Si tratta del DDL “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare” che fa del Dopo di Noi legge nel nostro Paese. Il testo contiene delle disposizioni per affrontare il futuro delle persone con disabilità gravi dopo la morte di parenti che potessero prendersi cura di loro.

Il Fondo per il Dopo di Noi
L'articolo 3 della legge istituisce il Fondo per il Dopo di Noi, le cui caratteristiche  e finalità sono stabilite dall’4 del Dm 23 novembre 2016. Tali risorse vengono affidate alle singole Regioni affinchè promuovino percorsi programmati di accompagnamento verso l’uscita dal nucleo familiare, in alternativa alla istituzionalizzazione delle persone con grave disabilità priva del sostegno familiare. I progetti possono prevedere pertanto forme di cohousing o altre forme di domiciliarità.

Testo completo della Legge Dopo di Noi LEGGE 22 giugno 2016, n. 112

Articoli sul Dopo di Noi

Analisi del testo di legge Dopo doi Noi


Cos'è il trust disabili?

Dopo di noi. Uno sportello di consulenza legale gratuita per le persone con disabilità

Dopo di noi e progetti di vita autonoma per persone disabili: cosa funziona e cosa no
 
Convivenza assistita in appartamento, un modo per rendere concreto il Dopo di noi


Dopo di Noi: gli step della legge e come attivarlo
(marzo 2017)
 
Regioni e Fondo Dopo di Noi: come sono distribuiti i 90 milioni?

Che fine ha fatto la legge per il Dopo di noi? (settembre 2016)

Quella sul Dopo di noi è una buona legge?
(giugno 2016)

Legge sul Dopo di noi, i pareri e le novità (4 febbraio 2016)
 
Approvata alla Camera la legge sul Dopo di Noi (4 febbraio 2016)

Dopo di noi, autismo, Lea. Le novità dalla legge di stabilità 2016 (gennaio 2016)

Una infografica diffisa dal Ministero per riassumere la Legge sul Dopo di noi:

infografica riassuntiva dopo di noi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Altri articoli:

Dopo di noi: si lavora sulla legge, si riflette sulle statistiche (2014)

VIETATO AI MAGGIORI
A cura di Vera Zappalà

Disabili-com: logo area  Vietato ai Maggiori

Tanti bei giochi per divertirsi con i propri amici! E non solo...
Ci sono un sacco di disegni da colorare... per tutti i gusti!
Perciò, cosa aspettate... organizzate una festa, chiamate a casa i vostri amici!
Giocare è bello, ma farlo in compagnia è sicuramente meglio!!!
Buon divertimento!!!

   Disabili-com: logo area  Coloriamo DISEGNI DA COLORARE

   Disabili-com: logo area  Giochiamo GIOCHIAMO INSIEME

    BIGLIETTI D'AUGURI DA COLORARE

HANDICAP E ABUSO
di Romeo Laura

vecchietto  malintenzionato che offre una caramella a una bambina

L’abuso sessuale su bambini portatori di handicap è un argomento di cui si parla poco e su cui si scrive ancor meno.
La difficoltà a reperire informazioni su questo argomento potrebbe far ben sperare che il fenomeno sia quasi inesistente.
All’interno di una rivista interdisciplinare, €˜Maltrattamento e abuso all’infanzia‚Ž», edita da FrancoAngeli, è stato pubblicato un focus monotematico su €˜Handicap e abuso‚Ž».
Le informazioni contenute nei tre articoli danno una prospettiva del fenomeno che, purtroppo, è alla lunga maggiore di qualsiasi previsione.

Solo negli ultimi 15 anni si parla, si studia e si affronta clinicamente il fenomeno dell’abuso ai danni di bambini portatori di handicap.
Le principali ricerche/intervento sono state condotte negli Stati Uniti, quindi i dati si riferiscono alla popolazione statunitense.
Per  contestualizzare l’ampiezza e le dimensioni di questo problema, ecco alcuni dati emersi dalle principali ricerche:

  • Il risultato di una ricerca condotta su un campione di 445 soggetti affetti da ritardo mentale dice che l’incidenza del maltrattamento è dell'11,5% contro l'1,5% del gruppo di controllo costituito da bambini senza handicap
  • Uno studio compiuto dal National Incidence and Prevalence of Child Maltreatment ha evidenziato che 35,5  bambini disabili su 1000 hanno subito almeno un’esperienza di maltrattamento contro i 21,3 su 1000 dei bambini senza handicap.
  • Secondo gli studi di Crosse, i minori disabili sono 1,7 volte più a rischio di essere abusati rispetto a quelli senza disabilità .
  • Il tasso di abuso fra la popolazione dei soggetti portatori di disabilità è da 4 a 10 volte maggiore che nella popolazione di bambini senza handicap, secondo quanto afferma Baladerian.

Da questi dati emerge chiaramente che i bambini portatori di disabilità , fisica o psichica che sia, sono più vulnerabili e soggetti a subire abusi.
Attraverso gli studi condotti negli Stati Uniti siamo in grado anche di conoscere le caratteristiche del fenomeno.

  • INDICAZIONI GENERALI

    - Genere sessuale dell'abusato
    - Livello di disabilità
    - Età dell’esperienza di abuso
    - Caratteristiche dei genitori abusanti
    - Diagnosi
    - Prevenzione


  • PANORAMA ITALIANO

  • INTERVISTE

    - Intervista alla Dott.sa Francesca del Villano e al Dott. Giuseppe Orfanelli
    - Intervista alla Dott.sa Lorita Tinelli


  • CONCLUSIONI
REATECH ITALIA
logo reatech 2013
EDIZIONE 2013


Reatech Italia è un appuntamento per le persone con disabilità e le loro famiglie, che quest’anno si svolge nell'ala sud degli spazi del MiCo - Milano Congressi - dal 10 al 12 ottobre 2013.

La fiera evento Reatech, alla seconda edizione, si propone di mettere a disposizione sempre più soluzioni e idee per una vita accessibile, che contribuiscano allo sviluppo della società nel suo insieme e aiutino a vivere meglio adulti e bambini disabili, ma anche anziani e famiglie.

Reatech Italia è idee, incontri, convegni, spettacoli, mostre, eventi e best practice per favorire l’accessibilità e l’efficienza di tutti i servizi per il cittadino: dal turismo all’istruzione, dal lavoro allo sport, dalla salute alla mobilità .

Dal 10 al 12 ottobre 2013, all’interno delle aree espositive del Centro Congressi, a ingresso completamente gratuito, i visitatori avranno la possibilità non solo di toccare con mano tutto il meglio delle novità tecnologiche a disposizione per la vita delle persone disabili, ma soprattutto l’opportunità di partecipare ai molti momenti di riflessione e formazione distribuiti nei tre giorni di fiera, eventi che saranno organizzati anche al di fuori dei giorni della manifestazione.

Reatech Italia è quindi non semplice vetrina di cui essere spettatori, ma vera opportunità di  Accessibilità , Inclusione, Autonomia.

GLI EVENTI REATECH 2013 (in fase di conferma e aggiornamento)

REATECH ITALIA NEI SOCIAL NETWORK

GLI ESPOSITORI DI REATECH 2013 CONSIGLIATI DA DISABILI.COM

LE ASSOCIAZIONI  A REATCH ITALIA

**GIORNATA NAZIONALE SPORT PARALIMPICO

**LA SETTIMANA DELL'INCLUSIONE SCOLASTICA

**AREA GIOCHI PER BAMBINI DISABILI

**PERSONE UNICHE, VITE SPECIALI- RACCONTA LA TUA STORIA!

**UN FLASH MOB MOLTO SPECIALE PER DIRE: IO ESISTO!

LAVORO E DISABILITA'


Di seguito alcune informazioni sull'edizione 2012 di Reatech Italia, come è stata organizzata la manifestazione e cosa abbiamo visto per voi, in attesa dell'edizione 2013.

LA DIRETTA DALLA FIERA REATECH 2012

LE AREE ESPOSITIVE REATECH 2012


SPAZIO INTRATTENIMENTO REATECH 2012

Per ulteriori informazioni potete consultare il sito ufficiale di Reatech Italia


Per informazioni:
info@reatechitalia.it
Tel. +39 02.4997.6112
Fax. +39 02.4997.6295

MiCo - Milano Congressi
Piazzale Carlo Magno, 1
20149 Milano

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