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parcheggio per disabile occupato da persona non disabileParte da Treviso la campagna di sensibilizzazione che vedrà alcuni volontari impegnati  a documentare con foto i parcheggi indebiti sugli stalli per disabili

Tempi duri per tutti quelli che “torno subito”, “la lascio qui solo un attimo”, e intanto piazzano la macchina sul parcheggio riservato ai disabili, senza averne diritto.
Parte infatti da Treviso una iniziativa dal basso che vedrà sguinzagliati per la città occhi pronti a beccare i “furbetti del parcheggio”, fotografandone i comportamenti scorretti. Perché, pur con l’azione della polizia municipale, la cattiva abitudine a posteggiare negli spazi gialli (ora blu) riservati ai portatori di handicap, è davvero una abitudine che si fatica a sradicare. Capita spessissimo di trovare auto posteggiate sugli stalli per disabili senza il contrassegno, ma anche macchine parcheggiate male, che impediscono quindi di usufruirne, come pure occupazioni indebite di spazi riservati nelle aree di sosta di supermercati, scuole ecc.

Una ventina di volontari, che hanno aderito all’iniziativa promossa  e lanciata da Massimo Vettoretti, Presidente Uici della sezione di Treviso , insieme a Simona Zanella, Massimiliano Bellini e Ada Orsatti, andranno in giro per la città e scatteranno in azione con macchina fotografica quando si troveranno di fronte a una infrazione di questo tipo. L’idea è quella di pizzicare questi utenti poco rispettosi, e fotografarne i parcheggi indebiti (oscurando debitamente la targa delle vetture coinvolte). Col materiale fotografico in questione verrà realizzato un video che sarà recapitato agli amministratori e forze dell’ordine locali, nonché postato sui social network dove, sicuramente, qualcuno riconoscerà la sua macchina, e – si spera – si vergognerà del suo comportamento.

Ci sono già i  vigili per questo – obietterà qualcuno. Vero. E il comportamento da attuare, nel caso in cui si vedesse un comportamento scorretto di questo tipo, è quello di segnalare l’abuso, contattando direttamente le forze dell’ordine. L’obiettivo di questa campagna è invece quello di sensibilizzare, di mostrare quante volte, nel quotidiano di una persona con disabilità, questo diritto venga calpestato. E, non ultimo, mostrare a chi compie - magari con leggerezza - queste infrazioni, le ricadute sulla persona defraudata di un diritto. “Non ci resta altro che tentare di suscitare vergogna e per suscitare vergogna bisogna sensibilizzare quelli che hanno ancora una sensibilità da toccare. Non abbiamo altre armi”, dichiara Massimo Vettoretti sul suo profilo di Facebook.

Per ora l’adesione è già buona, e già sono arrivate le prime foto, fanno sapere i promotori dell’iniziativa. Iniziativa che vale per tutte le città italiane. Chi volesse contribuire, può inviare le proprio foto alle mail zanmaxx@libero.it , adaorsatti@virgilio.it, massimo.vettoretti@gmail.com

Per info:

Il profilo facebook di Massimo Vettoretti


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Redazione


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