Dalle valutazioni sulle caratteristiche dell’immobile, alla convocazione dell’assemblea per consenso e riparto della spesa, alcune cose da sapere
(Publiredazionale)
Il montascale è l’ausilio per eccellenza, insieme alla piattaforma elevatrice, quando si debba rendere accessibile una o più rampe di scale a persone che usano la carrozzina, il bastone, che hanno difficoltà a deambulare o che si stancano facilmente. Si tratta di una soluzione di accessibilità tra le più utilizzate nei condomini, soprattutto quando non si possa o non si voglia installare un più costoso ascensore.
Va detto che installare un montascale in un condominio è diverso dall’installarlo in una abitazione privata: vanno quindi fatte delle valutazioni specifiche. Il produttore specializzato Handicare ci aiuta nel nostro piccolo focus dedicato al montascale in condominio, dandoci alcune pillole informative per chi sta pensando a questa soluzione per la propria accessibilità.
1. Diritto all’accessibilità e parti comuni
Una premessa: se da un lato il diritto alla mobilità e al superamento delle barriere architettoniche è garantito per legge (la n.13/1989), va anche ricordato che la normativa prevede che gli interventi di installazione di impianti per il superamento delle barriere architettoniche non debbano pregiudicare la stabilità e la sicurezza del fabbricato o alterarne il decoro dello stile architettonico. Inoltre, essendo installati in parti comuni, questi impianti non possono rendere inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino le parti comuni interessate.
Sotto questo aspetto il montascale è la soluzione ideale perché permette di rendere accessibile la scala pur continuando a consentirne l’uso normale da parte di chiunque: le dimensioni ridotte dei più recenti montascale salvaspazio (si pensi, ad esempio, a quelli a poltroncina) li rendono sempre meno ingombranti e impattanti a livello estetico.
2. Differenze strutturali tra casa privata e condominio
Sul fronte strettamente strutturale e tecnico, nel caso del condominio dovremo prevedere molto probabilmente una rotaia con percorso lungo, superiore a quello che avremmo in una abitazione privata (pensiamo, ad esempio, ad un appartamento che si trovi al terzo piano). Il nostro montascale o la nostra piattaforma dovranno quindi essere omologati per lunghe distanze, ed eventualmente prevedere soste e fermate a più piani e pianerottoli. Il montascale dovrà quindi garantire anche una autonomia di utilizzo che ci consenta di non restare a piedi: particolare attenzione va quindi posta al sistema di ricarica di batteria, al suo consumo, e alla presenza di sistemi di sicurezza che impediscano al sistema di bloccarsi in caso di blackout.
3. Uso esclusivo o collettivo dell’impianto
Se ci apprestiamo a valutare l’installazione di un montascale in condominio, un fondamentale aspetto da considerare è l’eventuale uso esclusivo, ovvero va valutato se ci serve un impianto il cui utilizzo è riservato ad un solo condomino, o a più.
Rispetto a questo, l’opzione delle chiavi in dotazione a coloro che hanno partecipato alla spesa è particolarmente utile. Nei casi in cui l’impianto sia destinato all’uso di più condomini, risultano poi pressochè necessari i radiocomandi, ovvero un telecomando che permette di richiamare il montascale al piano desiderato.
4. Consenso dei condomini
Se si abita in un condominio e si desidera installare un montascale o una piattaforma elevatrice per disabili è necessario consultare l’assemblea condominiale per ottenere il consenso dei condomini, trattandosi di una installazione che andrà effettuata su parti comuni dell’edificio, e la cui spesa va ripartita in base ai millesimi di proprietà.
L’assemblea può esprimersi favorevolmente o in maniera contraria all’impianto: serve il consenso dei 2/3 dell’assemblea condominiale, mentre per la seconda convocazione basta il voto e la presenza di un terzo dei condomini.
Se non si ottiene il consenso dei condomini, o se l’assemblea non decide entro tre mesi dalla richiesta scritta di installazione, la persona disabile può effettuare i lavori accollandosi l’intera spesa.
5. Convocazione dell’assemblea
Come detto, è necessario convocare i condomini del palazzo per discutere in assemblea l’installazione dell’impianto per il superamento delle barriere architettoniche. La persona interessata dovrà pertanto presentare una richiesta scritta all’amministratore di condominio. Il consiglio è quello di presentarsi all’assemblea con alcuni preventivi così da poter sottoporre agli altri condomini già delle ipotesi di impianto e di spesa.
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Redazione