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Un intervento del Ministero della Salute, su richiesta dell'ANGLAT, chiarisce definitivamente la questione della compatibilità tra accompagnamento e patenti speciali


Per quanto riguarda patenti speciali e guida disabili, alcune importanti conquiste sono da tempo note. Tra queste, le agevolazioni previste dalla normativa fiscale sull’acquisto di veicoli disabili - dalla detrazione Irpef del 19%, all’aliquota IVA agevolata del 4%, all'esenzione dal pagamento del bollo auto e dell'imposta di trascrizione.

ACCOMPAGNAMENTO E PATENTE SPECIALE – Ma, al di là delle agevolazioni fiscali, l'ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti) ha ritenuto necessario interpellare gli Uffici del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, richiedendo un intervento del Ministero della Salute su un altro nodo spesso controverso, ovvero la compatibilità tra indennità di accompagnamento e la patente speciale per persone con disabilità.
Proprio per quanto riguarda le patenti speciali – afferma Roberto Romeo, Presidente Nazionale ANGLAT – quasi quotidianamente ci battiamo per contrastare l’infondata opinione sull’incompatibilità tra indennità di accompagnamento e patente di guida speciale, in quanto è bene puntualizzare che l’indennità di accompagnamento, riconosciuta con la Legge n. 18/80, viene concessa al solo titolo della minorazione, a coloro che si trovano nell'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, necessitano di un'assistenza continua”.

IL PARERE DEL MINISTERO - Il Ministero ha dunque  espresso il suo parere con una nota che conferma la compatibilità tra patenti speciali ed indennità di accompagnamento, aggiungendo, tra l'altro, che la Commissione Medica Locale deve esprimere “un giudizio di idoneità o di inidoneità alla guida, non sulla base di una aprioristica esclusione alla visita dei soggetti beneficiari di una indennità di accompagnamento, ma sulla base di una valutazione medico legale fatta caso per caso”. E’ quindi confermato che godere di un’indennità di accompagnamento non preclude il conseguimento o il rinnovo della patente di guida. Sarà solo la patologia, e l’idoneità alla guida, sulla base di valutazioni “ad personam” che verifichino o meno una guida in condizioni di sicurezza per sé e per gli altri a determinare la possibilità di conseguire o rinnovare la patente speciale.
A parere dello Scrivente Ufficio, non si ravvisa un’incompatibilità assoluta tra indennità di accompagnamento e titolarità di una patente  di guida speciale: essere beneficiari dell'indennità di accompagnamento non è a priori incompatibile con il conseguimento il rinnovo di una patente speciale.

Per approfondire
Il documento del parere del Ministero della Salute (pdf)

Per info:
www.anglat.it

Redazione

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