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Dalla segnaletica al posizionamento dei prodotti in negozio agli spazi interni, ai servizi igienici: le linee guida per esercizi commerciali attenti anche alla clientela disabile

Lo shopping dovrebbe essere un'esperienza piacevole, divertente, un momento di svago rispetto agli impegni di vita quotidiana. Questo, lo sappiamo, spesso non è così automatico per persone con diversi tipi di disabilità, per cui fare la spesa in un supermercato o bere un caffè al bar può diventare stressante e faticoso, in alcuni casi addirittura impossibile a causa di barriere e ostacoli di varia natura. Molti negozi, infatti, non sono completamente accessibili a tutti, poiché la loro struttura – sia interna che esterna – non è idonea ad accogliere chi si muova ad esempio con la carrozzina, ma anche chi abbia difficoltà della vista o di altro tipo.

Per cercare di risolvere questo problema, o quantomeno di affrontarlo,  la città di Ferrara ha definito delle linee guida per i pubblici esercizi (come negozi, uffici, bar ecc.) che vogliano garantire un'accessibilità a tutti i clienti. Le linee guida seguono i principi e le indicazioni dello Universal Design, un metodo progettuale che ha l'obiettivo di creare prodotti e ambienti utilizzabili da tutti, nella maggior estensione possibile, senza necessità di adattamenti e ausili speciali. Il documento promosso dalla cittaà di Ferrara è stato inoltre condiviso con ASCOM, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confindustria Emilia, Ordine Architetti, Ordine Ingegneri, Ordine dei Periti Industriali, Collegio Geometri e Comitato Ferrarese Area Disabili.

Queste linee guida, come detto, intendono porre le basi per favorire la nascita di una città accogliente, amichevole e fruibile, attenta alle esigenze di famiglie con bambini piccoli, anziani, persone con disabilità fisica, motoria e sensoriale (non udente e non vedente). Il documento, scaricabile qui, contiene anche utili disegni tecnici delle diverse situazioni, costituendo una guida molto utile naturalmente non solo per la città di Ferrara ma per tutti gli esercizi commerciali d'Italia. Qui sotto riportiamo alcuni dei principali punti delle linee guida:

1. Parcheggi
Individuare parcheggi CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo) delle dimensioni previste dal Codice della Strada avendo cura di:
- collocarlo nelle immediate vicinanze della struttura
- ove possibile prevedere una copertura del parcheggio e del percorso
- garantire che tutto lo sviluppo del percorso risulti completamente accessibile e ben segnalato

2. Segnaletica esterna
- L’accessibilità dei servizi, anche se con accessi secondari, deve sempre essere segnalata.
- Assicurarsi che le informazioni siano scritte con caratteri ingranditi e con buon contrasto cromatico.
- I percorsi tattilo-plantare, e le cosiddette guide naturali, consentono l’orientamento in luoghi e spazi ampi ma vanno correttamente progettati con la consulenza di personale specializzato. Lo stesso anche per le mappe tattili di orientamento.
- La scelta dei logotipi da utilizzare nella segnaletica è molto importante, se ne consiglia la verifica con gli uffici preposti

3. Ingresso | uscite di sicurezza
- Un semplice gradino all’ingresso, o all’interno del negozio, può compromettere l’accesso e la visita al locale per le persone che si muovono utilizzando la carrozzina.
- Per eliminare un piccolo dislivello è sufficiente inclinare la soglia corrispondente alla larghezza della porta (max 2,5 cm.). Occorre sempre valutare che l’inclinazione della soglia, anche se per un piccolo tratto, non deve superare il 5%. Per dislivelli maggiori è possibile sfruttare lo spazio interno del locale o lo spazio tra le vetrine per realizzare una rampa con una larghezza minima di 90 cm.
- La porta di ingresso deve essere leggera e manovrabile e con una maniglia di facile presa posta a 90 cm da terra, meglio se dotata di sistema di apertura automatica, dove è possibile sono da preferire porte scorrevoli.

4. Spazi interni e percorsi
- Il posizionamento di piante o di altri elementi di arredo esterni non deve limitare lo spazio di passaggio e costruire fonte di pericolo per le persone cieche o ipovedenti.
- Gli spazi interni al locale devono essere sgombri e sufficientemente ampi in modo da permettere alle persone in carrozzina di effettuare tutte le manovre necessarie ai loro spostamenti, liberi da tappeti e zerbini che possono costituire motivo di inciampo e di pericolo anche per le persone cieche e ipovedenti.
- I prodotti devono essere offerti in modo che siano facilmente raggiungibili da tutti, anche dalle persone di bassa statura o sedute in carrozzina.
- All’interno dei locali deve essere possibile superare i dislivelli con rampe o mezzi di sollevamento verticali.
- E’ consigliabile realizzare rampe con colori e materiali diversi per evidenziare alle persone ipovedenti il cambio di pendenza del percorso. Nel caso in cui vi siano gradini sul percorso, devono essere messi ben in evidenza in modo da evitare possibili inciampi.
- Nei bar e ristoranti si devono prevedere alcuni tavoli facilmente raggiungibili dalle persone in carrozzina e con un’altezza libera sottostante non inferiore a 70 cm per consentire un accosto frontale al tavolo anche da parte di chi utilizza una carrozzina per muoversi.
- Parte del banco di distribuzione e la cassa devono avere una altezza di 90 cm da terra.

5. Camerino di prova
- I camerini di prova devono essere abbastanza ampi da accogliere una persona in carrozzina ed essere dotati di appedini in scala ogni 20 cm con altezze da 120 a 160 cm; con sistema di chiusura a tenda (piombata) ed un ripiano ribaltabile o una seduta idonea.

6. Servizi igienici
La soluzione del bagno esclusivo ultra accessoriato solo per gli “handicappati” è poco logica e discriminante. E’ necessario quindi realizzare due bagni distinti per uomo e donna, di dimensioni più ampie ed entrambi attrezzati per l’utilizzo anche da parte di persone in sedia a ruote, ma fruibili per tutti.
- Le porte di accesso devono essere larghe almeno 80 cm. (luce netta), sono da preferire porte scorrevoli (esterne o interne) o rototraslanti.
- Il wc e il lavabo devono avere spazi di manovra per facilitare l’accostamento della carrozzina (non meno di 80 cm): lo spazio di rotazione non deve essere inferiore a cm 130.
- I comandi dei rubinetti preferibilmente a sensore.
- I maniglione a fianco del water (sulla parete sul lato opposto allo spazio di accostamento)

7. Segnaletica interna
- Percorsi con ingressi secondari, bagni accessibili, percorsi con rampe, ecc.. vanno sempre segnalati, assicurandosi della perfetta visibilità delle informazioni.
- Assicurarsi che le informazioni siano scritte con caratteri ingranditi e con buon contrasto cromatico.
- Ricordare che il Braille è un tipo di scrittura conosciuta dal 6/7% dei ciechi.

Anche altre città italiane si sono già mosse o si stanno muovendo in questa direzione, ovvero coinvolgendo gli esercizi commerciali in un'opera in primis di sensibilizzazione, ma anche di operativo supporto nel rendersi più accessibili a tutti i propri clienti. Ricordiamo ad esempio Reggio Emilia, dove 68 esercizi commerciali del centro storico hanno scelto di eliminare le barriere architettoniche aderendo al progetto “Non sono perfetto ma sono accogliente”, promosso e finanziato dalla città e dalle farmacie comunali (ne parlavamo qui) ma anche l’iniziativa di Bari, che per il periodo natalizio mette gratuitamente a disposizione dei negozi del centro storico le “rampe del sorriso", realizzate dai migranti rifugiati, ospiti in città.


Per approfondire:


La guida completa (pdf) 


In disabilicom:

L'alleanza disabile-negoziante che conviene a entrambi

Non è una città per carrozzine (ma non voglio confinarmi al centro commerciale)

Io non posso entrare (ma il cane sì)


Silvia Marzola


Immagine da: Designed by Freepik

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