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Troppo tardi. Come quando si vedono le lamiere contorte di un auto incidentata, le corse in ospedale, il dramma.
Perchè sempre meno sia "troppo tardi", fino a domenica 29 aprile si celebra la prima settimana mondiale della sicurezza stradale.
E' indetta dall'ONU con il sostegno dell'Aci, primo promotore della manifestazione per quanto riguarda l'Italia.
I primi interlocutori ad essere presi in considerazione sono i giovani, visto che la strada è la prima causa di morte tra i poco più che maggiorenni.
In Italia per incidente ogni anno muoiono oltre 100 bambini, mentre i conducenti con meno di 30 anni sono purtroppo protagonisti della metà dei 600 incidenti che ogni giorno si verificano nello stivale.

Il 30% dei sinistri è imputabile a un neo-patentato con meno di tre anni di guida.
Senza dimenticare ovviamente le cosiddette stragi del weekend quando si contano il 44% degli incidenti registrati settimanalmente nelle ore notturne. Durante le notti del venerdì e del sabato si verifica sulle strade un morto ogni 75 minuti (contro una media di 97), dato ancor più allarmante se si considera che in quelle ora si concentra solo il 4% del traffico.

Gli incidenti stradali provocano ogni anno in Italia circa 8.000 decessi (2% del totale), circa 170.000 ricoveri ospedalieri e 600.000 prestazioni di pronto soccorso non seguite da ricovero; rappresentano inoltre la prima causa di morte tra i maschi sotto i 40 anni.
Il gran numero di persone che subiscono lesioni, più o meno gravi, in seguito ad incidenti stradali costituiscono la prova che, anche in termini di costi sociali legati all’assistenza e alla riabilitazione, ci troviamo di fronte ad una “emergenza” non trascurabile.
 
La velocità, la distrazione e il mancato rispetto della segnaletica sono nell'ordine le cause di incidente più ricorrente. Nel prossimo weekend saranno ancor più massicce le azioni di sensibilizzazione dell'Aci che installerà nelle piazze italiane dei punti di raccolta delle firme a sostegno della petizione varata dall'Aci e dalla Fia per impegnare l'ONU, il G8 e il Governo italiano ad adottare provvedimenti concreti.

Molte le iniziative che con l'occasione in Italia vengono organizzate, nelle varie città.
Abbiamo seguito parte delle proposte pensate a Padova, per aiutare i giovani a pensarci un po' di più prima di entrare in macchina.
"Dobbiamo contrastare la cultura del bere - spiega il questore di Padova, Alessandro Marangoni - trasformare le cattive abitudini in un bere sano, che può comprendere anche l'alcol, ma mai prima di mettersi alla guida. I dati purtroppo sono impressionanti, anche a livello di patenti ritirate a persone in stato di ebbrezza e contemporaneamente di sostanze psicotiche".

La cosa più appariscente realizzata a Padova per l'occasione è l'installazione in quattro punti chiave della città di auto spaventosamente incidentate. Una la vedete nell'immagine che apre l'articolo. A giudicare da quanti ragazzi, passando, le fotografano, si direbbe che l'idea è azzeccata. Sempre nella direzione dell'evitare quel "troppo tardi" di cui si diceva...

INFO:

La pagina di Onu Italia dedicata alla Settimana della Sicurezza

Sulla sicurezza stradale vedi anche questi titoli:
TORNARE ALLA GUIDA DOPO UN ICTUS O UN TRAUMA CRANICO

VA IN SCENA LA SICUREZZA, UN PROBLEMA 'ELEMENTARE'

FARE UN ‘PIT STOP’ AL TOUR DELLA SICUREZZA 
 
‘W LA SICUREZZA: LA STRADA E’ PIU’ BELLA SENZA IL BRIVIDO’


[Alberto Friso]

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