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Altre buone notizie per l'abbattimento delle barriere architettoniche in Veneto.
L'Assessore Regionale alle Politiche Sociali Antonio De Poli ha proposto di allargare il piano di riparto per il 2003 che mette a disposizione delle famiglie in cui sia presente una persona disabile contributi per facilitare gli interventi per l'eliminazione delle barriere architettoniche.
E la Giunta Regionale l'ha approvato.
Adesso saranno tre i milioni di euro a disposizione dei portatori di handicap che vogliono rendere accessibile la loro casa, acquistare ausili, attrezzature oppure che vogliono adattare alle loro necessità automobili e i motoveicoli privati: un grosso salto di qualità, o meglio di quantità, se si pensa che i finanziamenti stanziati per il 2002 erano poco meno di 480mila euro.

"Il fondo regionale del 2003 - spiega De Poli - ha visto un sostanzioso aumento di risorse regionali tenuto conto che nel 2002 la consistenza del fondo si fermava a 476 mila euro.
Con lo stesso provvedimento, il Governo veneto ha liquidato a ciascun Comune il contributo assegnato così come previsto dalla legge regionale n.41 del 1993…
Si tratta di risorse completamente regionali
- continua l'Assessore regionale  - visto che, da anni, a livello nazionale non si rifinanzia più il fondo di settore.
Già questo elemento è sufficiente a far capire l'importanza che il Governo veneto annette a questo tema, ritenendolo fondamentale per la compiuta realizzazione del diritto di cittadinanza e di pari opportunità dei cittadini con disabilità
".

Anche in questo caso le istanze sono arrivate direttamente dai cittadini.
Sono stati i Comuni, infatti, a inviare la richiesta per maggiori contributi alla Direzione Regionale dei Servizi Sociali.
Pronta la risposta: è stata istituita un'apposita istruttoria che ha assegnato alle comunità il 43,5% del fabbisogno di ogni Comune, che dovrà, a sua volta, assicurare una corretta ripartizione dei fondi ai cittadini che ne hanno fatto richiesta, anche se si presenta l'eventualità per quest ultimo ente di integrare i finanziamenti di tasca propria.
E, sempre i Comuni, avranno un anno di tempo per la ripartizione degli stanziamenti, che dovranno essere restituiti, poi, se in eccesso.


Per info
www.regione.veneto.it

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