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Turismo e handicap, un binomio ancora molto difficile da coniugare nel nostro paese. Per molti anni il disabile quasi sempre assistito, non era economicamente in grado di permettersi vacanze, preso com’era a soddisfare la propria sopravvivenza. Oggi la nuova tecnologia, offre posti di lavoro fruibili anche da persone con handicap, permettendo cosi' anche a quest'ultimi nuove possibilita' di reddito e conseguentemente di poter richiedere servizi turistici che soddisfino anche le loro particolari esigenze. L'offerta pero' e' molto ma molto limitata, gli alberghi sono quasi sempre vietati a chi deve utilizzare la sedia a rotelle per i suoi spotamenti, per dimostrare la vericidita' della grave situazione alberghiera prospettata utilizziamo una ricerca effettuata dalla Delegazione dell'Anglat (Associazione Nazionale Guida Legislazione Handicappati Trasporti) di Venezia sulle località balneari nel Veneto. Il totale degli alberghi presenti a Jesolo, Eraclea, Caorle, Bibione sono 728, di questi solamente 22 sono accessibili ai disabili. Praticamente la percentuale di accessibilita' e' del 2,4% dato che ci fa diventare paese da terzo mondo. Non esiste nessun trasporto pubblico (corriera di linea taxi o altro) in grado di svolgere un servizio con carrozzina per viaggiatori disabili che possano arrivare ad esempio dall'aereoporto verso una qualsiasi citta' turistica e non. L'unica soluzione per il momento sembra quella di optare per il Camper che offre la possibilita' di muoversi in totale liberta' pero' ha un costo iniziale molto elevato. E' facilmente intuibile che grado di sensibilita' e interesse ci sia per queste categorie di persone, in grado tra le altre cose di offrire un ulteriore incremento di presenze e quindi di guadagno per gli operatori di settore. Le altre località sia montane che balneari nella nostro paese sono nella medesima situazione.

Valter Nicoletti walter@disabiliforum.com

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