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Questa mail è stata spedita ad Ileana Argentin, Consigliere alle Politiche per i portatori di Handicap di "Accacomune" di Roma:

Cara Ileana, sono Dario Giovannetti, paraplegico e geometra libero professionista.
Ogni giorno visito per lavoro molti uffici della Pubblica Amministrazione e ogni giorno, purtroppo, mi deprimo tantissimo per le innumerevoli contrarietà dovute a barriere architettoniche ed alla malvagità di tante persone.
Mi muovo da solo con la mia automobile e cerco sempre di non infastidire nessuno.
Nonostante ciò, non riesco ad evitare i suddetti problemi... tecnici...
Quindi ho deciso di tenerTi informata e contestualmente pubblicherò le stesse sul Forum di Disabili.com.
La notizia di oggi è che presso il Catasto di Roma, Agenzia del territorio, in via A. Ciamarra, fino all'anno scorso nel piazzale destinato al parcheggio del pubblico, esistevano tre posti auto riservati a disabili, con tanto di cartello e disegni sull'asfalto.
Detti posti erano sempre occupati da persone normodotate e incivili, con automobili prive di contrassegno.
A nulla è mai valsa la mia protesta quotidiana verso la guardia giurata presente presso il complesso che asseriva che, essendo la struttura privata, i Vigili Urbani ed il carro della rimozione non potevano intervenire.
Quindi lo scrivente parcheggiava ogni giorno a circa 500 metri dagli uffici, anche quando pioveva o nevicava, con percorsi stradali in salita e marciapiedi privi di scivoli.
A seguito di lavori di restauro della pavimentazione dello stesso parcheggio, i posti riservati sono spariti e a nulla è valsa la mia protesta nei confronti del Dirigente Geom. Patrizi, che mi ha assicurato tre anni fa, che avrebbe provveduto.
Tre giorni fa lo scrivente non ha trovato parcheggio da nessuna parte, pur essendo le nove del mattino, ed allora ho pensato di parcheggiare nella parte opposta del complesso, in corrispondenza dell'ingresso agli uffici della Conservatoria dei Registri Immobiliari, dove esistono tre posti riservati agli invalidi.
Non appena ho parcheggiato, sono stato aggredito verbalmente dalla solita guardia giurata che, con modi incivili, mi voleva obbligare ad andarmene, poichè aveva ricevuto ordini superiori.
Interpellato il Geom. Patrizi, costui negava qualsiasi ordine impartito in merito, e si impegnava a dare ordini precisi alla guardia giurata.
Oggi 14 novembre 2003, per tutta risposta, lo scrivente ha trovato addirittura il cancello carraio chiuso.

Sono stufo di tanti soprusi e se questa mia non sortirà ancora nessun effetto, mi troverò costretto a esporre il caso alla Procura della Repubblica, affinché rilevi gli estremi per un provvedimento disciplinare, ai sensi della Legge n° 104/92.
Ti saluto cordialmente

Geom. Dario Giovannetti - Consulente Tecnico del Tribunale di Roma

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