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Sabato 9 giugno si è tenuto a Milano il 2° Convegno Nazionale sulle patenti di guida per disabili. Dopo sette anni la Motorizzazione Civile di Milano è stata, per la seconda volta, teatro di un interessante confronto tra disabili e addetti ai lavori. Da una parte, quindi, l’Associazione Paraplegici Lombardia a rappresentare le esigenze di tutti coloro che, nonostante l’handicap, intendono muoversi velocemente e in autonomia e dall’altra esponenti della Motorizzazione Civile stessa, del servizio Medicina Legale ASL di Milano, nonché costruttoridi vetture adattate ai possessori di patente speciale, progettisti didispositivi utili alla guida ed esperti di legislazione sull' handicap.

Un interessante dato emerso da questo incontro è che, mentre nel 1995 non c’era in Italia neanche un Centro Mobilità, oggi, grazie all’impegno della FIAT nell’ambito del Programma AUTONOMY, delle associazioni disabili e dell’ANGLAT, (Associazione nazionale guida legislazione handicappati trasporti), sono una decina i Centri Mobilità sparsi in tutta Italia. Si tratta di una vera e propria rivoluzione non solo per l’Italia ma anche per l’intera Europa, basti pensare che una nazione come l’Inghilterra ha importato ben 17 simulatori di guida italiani progettati e costruiti appositamente per consentire di capire le necessità di utenti che abbisognano di dispositivi specifici per la guida di autoveicoli.

Senza dubbio è degno di nota il Centro Servizi Mobilità di Padova che, come ha affermato il presidente Walter Nicoletti, è un vero e proprio centro polifunzionale “solare e per nulla ospedalizzato” che offre un servizio di consulenza professionale a 360 gradi (legislativa, fiscale, fisiatrica, tecnico/architettonica, burocratica, psicologica), grazie a personale che da anni dedica la propria attività al miglioramento della vita sociale e al totale annullamento di ogni impedimento infrastrutturale. All’interno del Centro c’è un simulatore di guida che consente ai disabili di simulare la prova su strada senza bisogno di allestire un’auto vera con i dispositivi specifici adatti ad ogni singolo individuo eliminando, quindi, il problema dei costi elevati. A questo proposito va sottolineato che è recentemente nata una collaborazione con alcuni ricercatori dell’Università di Padova che intendono sperimentare l’utilizzo di tali simulatori non solo con i disabili ma anche con individui come tossicodipendenti, alcolizzati o persone reduci da ictus per le quali è importante determinare i tempi di reazione. Ancora una volta è una categoria svantaggiata a mettersi al servizio della società per aiutarla e non viceversa.

Un altro dato da segnalare è che l’Italia è l’unico paese al mondo in cui esistano sei importanti fabbricanti di dispositivi e di ausili per adattare le automobili alle necessità dei disabili. Durante la seconda parte del convegno sono state presentate alcune importanti novità tecnologiche come l’ acceleratore elettronico, i freni a lungo braccio, gli allestimenti rivoltiai casi di grave limitazione della mobilità che prevedono l'inginocchiamentolaterale dell'auto e la fuoriuscita di una pedana leggera per poterraggiungere il posto guida rimanendo sulla propria carrozzina epersino un robot capace di aprire a comando il portellone posteriore, di caricarela carrozzina nel bagagliaio e richiudere.

Jacopo Di Stefano - jacopo@disabili.com

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