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"Vogliamo l'immediata eliminazione della Circolare discriminatoria per i nostri figli e per tutte le persone con disabilità!": questo l'appello lanciato, nel corso di una conferenza stampa, dalla mamma della bimba disabile cui è stato impedito, nei giorni scorsi, di partire sul primo volo Alghero-Milano del mattino della Air One.
Adesso il caso è approdato anche in Parlamento e nei Consigli regionali della Sardegna e della Lombardia.
"Un fatto del genere non deve più ripetersi - hanno detto i responsabili dell'Associazione Bambini Cerebrolesi - andremo avanti con ogni mezzo perché venga abolita la vergognosa circolare".

Tante le voci che si sono unite alla vibrata protesta delle Associazioni sarde delle persone con disabilità e dei loro familiari, circa la violazione dei diritti umani operata dalla Compagnia aerea.

"Bisogna respingere con forza il grave atto discriminatorio che ha visto come protagonista una bambina sarda alla quale è stato impedito di imbarcarsi su un volo della compagnia aerea Air One in quanto disabile.
Averla paragonata a carichi speciali e animali non solo lede la dignità della persona e i più elementari diritti che la legge le riconosce, ma fa venire alla mente precetti di antichi memoria ("Vietato l'ingresso ai cani e agli ebrei"), che ancora oggi rappresentano una macchia indelebile per la storia dell'umanità
".
E' quanto ha affermato il consigliere regionale dei Democratici di sinistra, Nazareno Pacifico, che si è detto sdegnato e offeso per l'accaduto e chiede che i responsabili di questa vicenda ("tutti e senza distinzione di sorta") siano puniti in modo esemplare.
"Il 2003 è stato proclamato Anno Europeo delle Persone con Disabilità.
Migliaia di manifestazioni in tutti i paesi del Vecchio Continente hanno tentato di riaffermare il principio elementare dell'uguaglianza delle persone a prescindere dalla loro condizione fisica o mentale.
Ma il vero handicap
- sottolinea l'esponente diessino - sono le barriere culturali che relegano le persone diversamente abili in un ghetto dal quale è difficile uscire. Dalle enunciazioni di principio si deve passare ai fatti, affinché le Istituzioni e tutte le Autorità morali, religiose, politiche e giudiziarie impongano il rispetto delle pari condizioni per tutti i soggetti più deboli".
Nazareno Pacifico sottolinea, inoltre, che la triste storia della bambina "ripudiata" dalla compagnia aerea Air One è un pugno allo stomaco per tutti quegli operatori che, con fatica, cercano di far passare l'idea che la disabilità è "un evento doloroso da prevenire e non un fatto ineludibile o un castigo, o peggio ancora una disgrazia naturale cui vergognarsi e quindi da nascondere.
Tutti noi dobbiamo sforzarci di sviluppare su questo tema una maggiore informazione, con l'obiettivo finale che, a partire dalle generazioni più giovani, la diversità diventi un valore e un'opportunità di conoscenza e confronto, e non un male da temere
".

Alla famiglia della bambina fermata da AirOne è andata anche tutta la solidarietà dei giovani di Forza Italia.
"L'episodio accaduto ai danni di una disabile è l'ennesima discriminazione consumata nei confronti delle persone più deboli e meno tutelate, frutto della colpevole insensibilità dimostrata dalla compagnia Air One che opera sull'aeroporto di Alghero", ha affermato Maria Grazia Salaris, Commissario regionale dei giovani di Forza Italia.
"Nonostante esistano precise direttive comunitarie e del  Governo nazionale relative all'attenzione da riporre sul problema dei portatori di handicap, la compagnia adotta "per statuto" una prescrizione che impone di non accettare disabili in determinati voli.
Un comportamento assurdo, che fa riflettere sull'assenza di cultura della solidarietà nei confronti dei disabili, oggi purtroppo presente in aziende che si occupano di servizi pubblici primari e che dovrebbero contribuire, con il proprio operato, a far sentire uguali tutti i cittadini.
Come se non bastassero le barriere architettoniche, sono le barriere sociali, quelle create dall'insensibilità, che provocano danni gravissimi.
Alla famiglia della bambina va tutta la solidarietà dei giovani di Forza Italia, a cui annunciamo l'avvio di pressanti iniziative per interessare i Ministri competenti affinché vengano eliminate al più presto le cause che hanno portato alla ribalta lo scalo di Alghero per un fatto così increscioso
".

Anche la Fish - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap - e le organizzazioni aderenti hanno voluto dire la loro.
"La difesa della Compagnia è ancora più vergognosa e denota un approccio alla disabilità di tipo compassionevole e segregante, contrario a tutti i principi contenuti negli accordi europei ed internazionali sull'accessibilità dei trasporti aerei", ha detto Vittorio Barbieri, presidente della Fish.
"Anche Air One, infatti, ha sottoscritto gli impegni di Strasburgo che sanciscono regole e politiche attive delle compagnie per rendere effettivo il principio della non discriminazione.
Tale violazione verrà segnalata dalla Federazione alle Autorità competenti (Ministero dei Trasporti, Enac ed Enav) e a quelle europee.
Laddove non si dia adeguata risposta, la Fish e le organizzazioni aderenti ricorreranno alla Corte di giustizia Europea
".

Infine, anche i consiglieri regionali Dettori, Pacifico, Demuru, Lai, Scano hanno presentato un'interrogazione sul grave episodio di discriminazione.
Eccola di seguito:

I sottoscritti Consiglieri regionali, APPRESO che in data 18 febbraio 2004 una bambina disabile sarebbe dovuta partire con il primo volo Alghero-Milano alle ore 6.30 per una importante visita medica; tale rotta è gestita in regime di continuità territoriale dalla  compagnia Air One; al momento di ritirare il biglietto è stato comunicato alla mamma che "animali, carichi speciali e disabili" non possono partire con il primo volo; la famiglia è dovuta ricorrere ad un intervento speciale da parte dell'équipe medica che segue la bambina per poter spostare l'orario di prenotazione della visita e non perdere l'appuntamento, atteso da mesi; APPRESO ALTRESI' che: la Commissione Europea ha promosso un codice di autoregolamentazione per le compagnie aeree che le impegnerebbe a rispettare i diritti umani dei viaggiatori disabili; una Direttiva interna della Compagnia Air One, che risale al 25 ottobre 2003, impedisce alle persone con disabilità di poter volare come tutti a determinati orari, considerando la carrozzella come un carico speciale, e come motivo valido la rapidità, infatti, il primo aereo che parte dalla Sardegna deve trattenersi il meno possibile a Milano e quindi, per precauzione… "disabili, animali e merci ingombranti devono rimanere a terra"; tale direttiva contrasta con quella emanata il 27 gennaio 1994 (Pubblicata nella G.U. 22 febbraio 1994, n. 43) dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che aveva per tema i "Principi sull'erogazione dei pubblici servizi", tra i principi: l'erogazione del servizio pubblico deve essere ispirata al principio di eguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole riguardanti i rapporti tra utenti e servizi pubblici e l´accesso ai servizi pubblici devono essere uguali per tutti. Nessuna distinzione nell'erogazione del servizio può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. Va garantita la parità di trattamento, a parità di condizioni del servizio prestato, sia fra le diverse aree geografiche di utenza, anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti; l'eguaglianza va intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non, invece, quale uniformità delle prestazioni sotto il profilo delle condizioni personali e sociali. In particolare, i soggetti erogatori dei servizi sono tenuti ad adottare le iniziative necessarie per adeguare le modalità di prestazione del servizio alle esigenze degli utenti portatori di handicap. I soggetti erogatori hanno l'obbligo di ispirare i propri comportamenti, nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità. In funzione di tale obbligo si interpretano le singole clausole delle condizioni generali e specifiche di erogazione del servizio e le norme regolatrici di settore.
CHIEDE di interrogare il Presidente della Giunta Regionale e l'Assessore dei Trasporti per sapere come intendono intervenire con la massima urgenza, a difesa del diritto di mobilità di tutti i cittadini nel rispetto degli irrinunciabili principi di civiltà, al fine di provvedere all'immediata revoca di ogni disposizione discriminatoria operata dalle compagnie aeree affinché le medesime si adeguino al codice di autoregolamentazione emanato dalla Commissione Europea "che le impegna a rispettare i diritti umani dei viaggiatori disabili", e che il libero movimento sui trasporti sia consentito senza l'obbligo di modificare i tempi e gli orari della propria vita.
 

Che dite… basteranno tutte queste dichiarazioni a far cambiare le cose?

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