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Fai presto a dire mobilità pedonale: tutti i disabili sensoriali e motori hanno provato cosa significa muoversi per le città senza essere motorizzati, e trovarsi a disagio.
Lo scalino, la macchina parcheggiata male, il tombino malmesso, la buca delle lettere non segnalata. O anche l'assenza completa del marciapiede stesso, sia da una parte che dall'altra della strada.
Torniamo sull'argomento per merito dell'associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna, che lo fa non facendo discorsi generici, ma segnalando un singolo e preciso caso, sintomatico di una situazione che comunque è estendibile a molti contesti cittadini, di Bologna come in questo caso, come di altre città. Ma ecco la lettera dell'associazione:

L'associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna sostiene la protesta della signora Vanda Prati e sollecita l'intervento di Quartiere e Comune per la realizzazione di un marciapiede e la collocazione di un semaforo nel tratto di via Massarenti compreso tra via dello Stallo e via del Barroccio.

"E' necessario riqualificare via Massarenti - sostiene Mirella Bighi, presidente dell'associazione R.P. Emilia-Romagna - tenendo conto anche delle esigenze dei pedoni, che siano ipovedenti, non vedenti o vedenti". L'associazione chiede l'attenzione di tutti, media e cittadini, in attesa dell'incontro con il presidente del Quartiere San Vitale, Carmelo Adagio, previsto per oggi 9 novembre.

La zona interessata è da più di un anno al centro delle preoccupazioni dei residenti, che attendono l'intervento promesso dal Quartiere.
In questo tratto via Massarenti è pericolosa e impraticabile, non solo per non vedenti e ipovedenti, ma per tutti i pedoni che hanno difficoltà a spostarsi, dagli anziani alle mamme con bambini. Per circa 200 metri, infatti, la strada è sprovvista di marciapiede e semafori (il più "vicino" è a circa un chilometro, in via Donatello), l'asfalto è dissestato per la presenza di tombini e passi carrai e quello che dovrebbe essere un passaggio pedonale diventa spesso teatro della sosta selvaggia di automobili e motorini, costringendo i pedoni a un pericoloso zig zag in mezzo al traffico.
Questo tratto di strada è inoltre un passaggio obbligato per chi abita nella zona, data la vicinanza della parrocchia, delle fermate dell'autobus e della ferrovia suburbana.

via Massarenti
Via Massarenti: si nota bene la mancanza del marciapiede, solo tratteggiato da una linea bianca dipinta sull'asfalto, non percepibile dal non vedente. Per lo più nella fattispecie uno scooter è parcheggiato nello spazio pedonale.

Il problema è stato sollevato da Vanda Prati, settantanovenne ex maestra delle scuole elementari del quartiere. La signora Prati è ipovedente e, anche se è attiva e autonoma, non può muoversi senza aiuto in quel tratto di via Massarenti. Nel 2003 la signora Prati è stata investita proprio sulle strisce pedonali all'altezza di via del Barroccio, riportando varie fratture al femore e al bacino. Da allora l'ex maestra sta tentando di riottenere il diritto a muoversi autonomamente.

Nel marzo del 2005, la signora Prati ha ottenuto la solidarietà dei vicini, raccogliendo 60 firme di cittadini che chiedevano l'intervento delle istituzioni, ma non quella del Quartiere.
La risposta del presidente Carmelo Adagio è arrivata infatti solo nel dicembre 2005, e solo dopo l'intervento dell'associazione Retinite Pigmentosa. Nella lettera indirizzata alla signora Prati, il presidente prometteva la collocazione di fittoni su via Massarenti nel piano di interventi 2005/2006.
A un anno di distanza, il Quartiere è intervenuto solo per risistemare i tombini presenti in quel tratto di strada e, circa una settimana fa, per delimitare il passaggio pedonale con una linea di vernice bianca.


INFO:

Associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna
Via Gandusio 12, 40128 Bologna - Tel. 051 246705 
e-mail info@retinitepigmentosa.it

Altre iniziative dell'associazione:
ASCOLTARE I LIBRI NEL WEB: COMODO MA ANCHE UTILE

UMBRIA CAPITALE DELLA RICERCA PER LE PATOLOGIE DELL'OCCHIO

TUTTI A GUARDARE L’ARTE DI CHI NON VEDE


[Redazione]

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