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Il fatto: Sarebbe dovuta partire domani 18 febbraio con il primo volo Alghero-Milano alle ore 6.30 per una importante visita medica.
Ma, al momento di ritirare il biglietto, è stato comunicato alla mamma che "animali, carichi speciali e disabili non possono partire con i primi voli: potrebbe prendere i voli successivi o partire il giorno prima!".
Ha provato con Cagliari, sempre per domani alle 6.25, ma niente, stessa disposizione.
"Mia figlia considerata alla stessa stregua di animali e merci?", denuncia amareggiata la madre, socia con la figlia dell'Abc.
"È un'umiliazione inaccettabile e una discriminazione gravissima!".
La madre ha dovuto chiedere uno intervento speciale da parte dell'équipe medica che segue la bambina per poter spostare l'orario di prenotazione della visita e non perdere l'appuntamento, atteso da mesi.
"Ho dovuto cedere data l'urgenza della visita e spostare la partenza da Cagliari alle ore 13,15! Mi sembra incredibile che nel 2004 dobbiamo sopportare queste umiliazioni".

"Questa è una grave discriminazione per noi famiglie di persone con disabilità messa in campo dalla compagnia AIRONE, che tra l'altro gestisce una rotta in regime di continuità territoriale; chiediamo un intervento forte anche da parte del Presidente della Regione, dell'assessore ai trasporti e di tutti i deputati sardi e dei consiglieri regionali a difesa del diritto di mobilità di una cittadina bambina sarda con disabilità", interviene Marco Espa, Presidente dell'ABC Sardegna e membro del direttivo nazionale della Federazione Italiana Superamento Handicap.
"Incredulo, ho provato io stesso a chiamare il numero unico di prenotazione e, con grande sconcerto, ho appreso che esisterebbe una incredibile direttiva interna del 25 ottobre 2003 che impedisce alle persone con disabilità di poter volare come tutti a quegli orari, considerando la loro carrozzella come un carico speciale.
Il motivo? E' che l'aereo deve trattenersi il meno possibile a Milano e quindi, per preucazione… disabili, animali e merci ingombranti a terra…!
Tutti noi sappiamo che la carrozzella fa parte integrante della persona e mai nessuno ha messo in dubbio questo principio.
Ma qualche zelante funzionario di AIRONE, invece di limitarsi a merci ed animali, ha voluto chiudere le porte anche alle persone con disabilità! Incredibile!
".
Proprio un mese dopo il messaggio che il Papa ci ha mandato dicendo che "la discriminazione in base all'efficienza non è meno deprecabile di quella compiuta in base al sesso o alla religione (5/1/2004, Città del Vaticano) Vogliamo che sia rimossa immediatamente questa disposizione che viola la legge, il D.P.C.M. del 27 gennaio 1994, quello dell'eguaglianza da parte dei soggetti erogatori a tutela delle esigenze di tutti i cittadini che possono fruirne dei servizi pubblici, con particolare riguardo per le persone disabili".

"L'episodio che ha interessato la bambina - dichiara Giampiero Griffo, rappresentante del Board dell'EDF European Disabiliti Forum  - testimonia che siamo ancora molto lontani dalle pari opportunità di trattamento in Italia e in Europa per le persone disabili.
Di recente - continua Griffo - la Commissione Europea ha promosso un codice di autoregolamentazione per le compagnie aeree che impegnerebbe a rispettare i diritti umani dei viaggiatori disabili.
Forse l'AIRONE ha deciso di non rispettarlo?
Le motivazioni che sono state poste negando il diritto di volare alla bambina, sono state solo discriminatorie, dato che tutti sappiamo che esistono soluzioni alternative in aereo che permettono di salvaguardare il diritto di noi persone con disabilità
".

La mamma e l'Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna (tel. 329 0277017) hanno deciso perciò di chiedere l'immediata revoca di ogni disposizione discriminatoria e prepareranno un esposto denuncia alla Corte di Giustizia Europea.

 

Questa è la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, 27 gennaio 1994:
"Princìpi sull'erogazione dei servizi pubblici"
(Pubblicata nella G.U. 22 febbraio 1994, n. 43)
 
Eguaglianza.
1. L'erogazione del servizio pubblico deve essere ispirata al principio di eguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole riguardanti i rapporti tra utenti e servizi pubblici e l'accesso ai servizi pubblici devono essere uguali per tutti.
Nessuna distinzione nell'erogazione del servizio può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. Va garantita la parità di trattamento, a parità di condizioni del servizio prestato, sia fra le diverse aree geografiche di utenza, anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti.
2. L'eguaglianza va intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non, invece, quale uniformità delle prestazioni sotto il profilo delle condizioni personali e sociali. In particolare, i soggetti erogatori dei servizi sono tenuti ad adottare le iniziative necessarie per adeguare le modalità di prestazione del servizio alle esigenze degli utenti portatori di handicap.
2. Imparzialità. 1. I soggetti erogatori hanno l'obbligo di ispirare i propri comportamenti, nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità. In funzione di tale obbligo si interpretano le singole clausole delle condizioni generali e specifiche di erogazione del servizio e le norme regolatrici di settore.

INFO
Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna
Via Dante, 97
09128 Cagliari
Tel 070 401010 - 070 488222
Fax 070 4528529
Sito web www.abcsardegna.org

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