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Ci risiamo, nuovo interessante servizio giornalistico, quello mandato in onda domenica 27 gennaio a cura delle ‘Iene’ di Italia 1. Questa volta, si e’ parlato della Metropolitana di Milano, reclamizzata in tutti gli opuscoli informativi come quella perfettamente accessibile ai disabili motori. Grazie ai montascale, agli ascensori e ai citofoni per l’assistenza del personale. Ottima iniziativa senza dubbio rivoluzionaria, finalmente rispettato il diritto di mobilità anche a questa minoranza.
Ma è proprio così? Questa e’ la cronaca di ciò che si è visto: giudicate voi!
Prima stazione, all’entrata il montascale non funziona, se si chiede aiuto al citofono la risposta esauriente è: “Non funziona? provate manualmente, se non funziona ancora arrangiatevi, sono solo  non mi muovo”. Grande assistenza vero?
Ci si sposta allora in Stazione Centrale. Qui gli ascensori ci sono, ma guarda caso non funzionano sempre, il servo scala anche, e allora si porta su il disabile come un pacco postale: a mano.
Stazione Garibaldi,  il montascale non funziona, e qui non risponde nessuno al citofono.
Sant’ Agostino (magari il Santo??) ma va!!! Anche qui non funziona il montascale. Al citofono l’operatore risponde: “Non va, prova da qualche altra parte”, e riattacca seccato. Allora da brave Iene, si scende alla postazione (dimenticavo, loro camminano e fanno le scale, piccolo ma significativo particolare.) Prima risposta: “Te ne devi andare”, poi a forza di insistere l’operatore telefona e si scopre che alla stazione di San Ambrogio tutto funziona. Ma sarà vero?? Le Iene verificano. Sul  montascale sale la persona disabile, e poi comincia a scendere, ma a metà si blocca e da li’ non si muove più. Al padre della persona sopracitata, non resta che prendere il figlio in braccio e riportarlo a casa. I commenti dei dirigenti della metropolitana, come al solito sono di scarica barile.

Oltre alla rabbia non ci resta che urlare: VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA.

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