Menu

Tipografia

Se non altro, l'Anno del Disabile avrebbe dovuto far crescere la sensibilità verso le persone con handicap.
Ma a Trezzano sul Naviglio (MI), finito il 2003, si può di nuovo far finta di niente.
Un nostro utente ci racconta i suoi incredibili andirivieni dovuti al fatto che i Vigili del suo paese certe leggi non le conoscono.

Ecco la storia, a dir la verità già cominciata nel 2003, di Vinicio Salvioli.

Cari Amici,
voglio raccontarvi la storia assurda del  rinnovo di un contrassegno di sosta per disabili.
Premetto che sono stato riconosciuto da una commissione medica formata da sei elementi "persona handicappata" come previsto dall'art. 3 comma uno della legge 104 e sono stato pure riconosciuto persona con "ridotte capacità motorie permanenti", posseggo la patente B speciale: in seguito a questa documentazione, ottenni, nel 1998 il contrassegno di sosta.
Detto permesso mi scadeva in data 30 maggio 2003 ma, ipotizzando ritardi o difficoltà varie, feci richiesta di rinnovo in data 1 aprile, con ben due mesi di anticipo!
Poiché, una quindicina di giorni prima, avevo richiesto al mio medico un certificato per ottenere l'IVA agevolata al 4% per l'acquisto di un computer, pagandolo ben 60 €, presentai la richiesta di rinnovo secondo quanto stabilito dalla legge 23.12.1998 art. 39 il cui titolo è "Autocertificazione dei soggetti portatori di handicap" e recita testualmente:  "I soggetti riconosciuti ai sensi della legge 5 febb. 1992 n. 104, attestano, mediante autocertificazione nei modi previsti dalla legge, l'esistenza delle condizioni personali richieste ai fini dell'adozione di provvedimenti amministrativi o dell'acquisizione di vantaggi, benefici economici, prestazioni sanitarie, agevolazioni fiscali o tributarie e di ogni altra utilità, erogati da soggetti pubblici o esercenti pubblici servizi".
Inutile dire che la richiesta, inviata con raccomandata R.R. (come prevede la legge) al Sindaco del comune di Trezzano sul Naviglio, è stata telefonicamente rifiutata dal comando VV.UU. con argomentazioni assurde, tipo: "... noi questa legge non la conosciamo" o "... noi abbiamo sempre fatto il rinnovo come prevede il codice della strada (1992)".
Era addirittura negata l'inapplicabilità della legge 23.12.1998 in quanto il rinnovo del certificato non era specificatamente riportato nella legge.Richiesto un colloquio con il Comandante della locale Polizia Municipale mi veniva contestata la mancanza dei  documenti presentati 5 anni prima e ribadita la necessità del certificato medico.
Facevo presente che in base alla legge Bassanini non ero tenuto a ripresentare i documenti in quanto già in loro possesso.
Comunque, nella speranza di ottenere il sospirato certificato, presentavo copie dei documenti a suo tempo rilasciatimi dalla ASL.
Nel frattempo era arrivato giugno e io mi trasferivo nella mia abitazione al mare comunicando il mio spostamento.

In data 17 giugno, ritenendo che il Comune non volesse rinnovare il permesso in mancanza del certificato medico attestante il perdurare della situazione (come da vecchia normativa), mi recavo dal medico a cui mi appoggio quando sono in vacanza, il quale non aveva difficoltà alcuna a rilasciarmi il certificato medico (a titolo assolutamente gratuito).
Certificato spedito con raccomandata R.R. in data 19 giugno.
Nel frattempo avevo interessato l'URP e scritto tre lettere al Sindaco senza ottenere risposta alcuna.
In data primo agosto, ricevevo dalla polizia municipale una lettera in cui si diceva che la documentazione fatta pervenire loro (in quanto da loro richiesta) era stata inviata per competenza alla ASL competente per territorio, che avrebbe provveduto a convocarmi per visita di accertamento.
Forse avevano disconosciuto la legittimità dei documenti.

Naturalmente io ero senza contrassegno e notare che a M. di Pietrasanta il Sindaco mi ha concesso uno stallo di sosta sotto casa (c'è sindaco e sindaco).
A fine agosto, ascoltando la mia segreteria telefonica, trovavo una convocazione da parte della ASL per accertamento...

Comunicavo la mia indisponibilità per tale data e lo spostamento della visita è slittato sino al 20 novembre.
In tale occasione il medico legale asseriva la loro unicità nel rilascio di certificazioni  relative al rinnovo dei contrassegni di sosta cosi come previsto (dice lui) dal Codice delle Strada: non volendo avere questioni anche con l'ASL, mi tappavo la bocca ma a nulla erano serviti i documenti inviati dal Comune.
Ero così costretto a ritornare a casa e produrre esiti di radiografie, risonanze e quantaltro mi era capitato per le mani. 
Siamo ormai alle porte del 2004; dalla iniziale richiesta di rinnovo sono passati nove mesi per una operazione che a voler essere pessimisti potrebbe richiedere una settimana.
E per fortuna il 2003 era l'Anno del disabile!

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy