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In diversi Comuni italiani si sta adottando il sistema di controllo elettronico della circolazione dei veicoli.
Prevede l'installazione di telecamere in grado di rilevare i numeri di targa dei veicoli che si trovano a transitare nella zona o nelle strade dove il traffico è consentito soltanto ai veicoli autorizzati.
Alle persone in possesso del contrassegno speciale i Comuni hanno spedito una comunicazione, con invito a segnalare al settore della mobilità urbana i numeri delle targhe dei veicoli che abitualmente si utilizzano, al fine di inserirli nel sistema di controllo dati.
Con questo sistema si è potuto provvedere ad una soluzione parziale dei vari disagi di chi di problemi ne ha già molti.
A tal proposito, abbiamo chiesto un parere al Presidente dell'Anglat, Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti, Claudio Puppo, il quale ci ha informati che l'Associazione sta proponendo una riforma su tutta la materia che riguarda il contrassegno invalidi.

Tra i temi sul tavolo, c'è la proposta di inserire un microchip nel contrassegno, consentendo al veicolo del disabile di poter accedere a tutte le zone a traffico limitato o controllato, sia nella città dove vive, che in quella di un comune diverso.

Dobbiamo però sottolineare che, nei Comuni dove questo sistema di controllo è già attivo, si è provveduto a tutelare soltanto le persone residenti, mentre invece quelle che vivono nei Comuni limitrofi, sono state costrette a fare ad ogni passaggio la consueta segnalazione per non incorrere a multe salate e ai ricorsi poi per vedere rispettato un proprio diritto.

I cittadini disabili che attualmente convivono con questa realtà sono quelli dei Comuni di Roma, Milano e Bologna.
Il Comune di Roma - precisiamo che il Consigliere Comunale con delega per le problematiche dell'handicap, Ileana Argentin, è lei stessa in carrozzina - ha permesso ai titolari del contrassegno speciale residenti nello stesso di viaggiare liberamente senza "teorici problemi", avendo potuto comunicare fino ad un massimo di 5 targhe.
Con questo provvedimento si è provveduto ad autorizzare, appunto, più veicoli alla libera circolazione, solo perché potrebbero essere al servizio del disabile.
Ma chi non ha la 'fortuna' di risiedere fuori dal Comune, magari appena a 20 km, (Fiumicino ad esempio, che fino a ieri era una frazione di Roma), si trova ad essere discriminato e a dover lottare con la burocrazia.

Bisogna allora chiedersi: che cosa fanno i Comuni a favore dei disabili in possesso di contrassegno speciale???
Come viene rispettata la Costituzione Italiana, visto che lo Stato e gli Enti pubblici devono eliminare qualsiasi barriera che di fatto limita o discrimina i cittadini disagiati??

A voi la risposta, se riuscirete a dare una sola motivazione logica che possa giustificare questa discriminazione.

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