Menu

Tipografia

"Se una città è a misura di bambino va bene per tutti. E se non va bene per i bambini, non va bene neanche per i disabili di ogni genere": è questo il presupposto del progetto "La città dei bambini", rivolto ai bambini delle elementari per far loro capire quali sono le difficoltà di chi non vede. Mostrandogli come si vive in una città quando ci si deve far strada attraverso i marciapiedi con una carozzina o un passeggino. E Pavia non è nuova a questo tipo di iniziative: nel marzo di quest'anno il progetto pilota era già partito a Broni, con l'obiettivo di costruire una città ideale, seguendo l'immaginazione dei bambini. E nel 2006 si riparte, in un altro Comune.

Organizzata dall'Unione Italiana Ciechi nell'ambito dell'iniziative "Volti e voci per l'integrazione", "La città dei bambini" rappresenterà un'occasione di crescita per gli alunni delle scuole di Mortara, nel pavese: attraverso una serie di visite a strutture cittadine, come la casa di riposo Fondazione Cortellona, l'Anffas e l'ospedale, attraverso le simulazioni con passeggini, carrozzine e anche con bende, i bambini prenderanno "le misure" della città. E capiranno com'è difficile incamminarsi in un territorio ostile.
"Nelle nostre città non c'è più spazio vitale per il gioco e per l'infanzia, e non mi riferisco a Mortara - spiega Enrica Bellagente, presidente dell'UIC - non si vuole criminalizzare la città, ma far toccare con mano ai piccoli le difficoltà nei percorsi che gli stessi bambini ogni giorno fanno nel pieno delle loro capacità motorie e sensoriali"
Una iniziativa per abbattere non solo le barriere architettoniche, ma anche quelle sensoriali, perchè "se i bambini si arricchiscono oggi con queste iniziative, saranno domani adulti più ricchi", conclude la Bellagente.

Una ricchezza che si acquisisce anche col dialogo, col confronto: non si tratterà solo di prendere le misure della città, ma sarà l'occasione per venire a contatto con chi quelle difficoltà deve affrontarle ogni giorno e per elaborare dei questionari insieme alle persone che stanno a loro più vicine, e farsi quindi un'idea precisa di come viene percepita la città, quali sono i luoghi più vivibili e meno.
Il progetto piace tanto anche ai genitori, perchè "fa capire ai nostri figli che esiste anche un mondo diverso da quello che costruiamo per loro, privo di complicazioni", dice Giovanni Pizzoli, presidente del consiglio del Circolo. "La città dei bambini" coinvolegerà da gennaio gli istituti Calvi di Voghera, Cossa di Pavia, Caramuel, San Giuseppe, Roncalli-Castoldi e Da Vinci, oltre alla scuola media Bramante, tutti di Vigevano.

Link al sito dell'Unione italiana Ciechi

Link al sito del Comune di Mortara

LA TUA CITTÀ HA ABOLITO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE?

EDUCARE NELLA DIVERSITA'

FARE INFORMAZIONE PENSANDO AGLI SPETTATORI PIU' PICCOLI

[Francesca Lorandi]

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy