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L'ABC DELLA RIANIMAZIONE PER L'UOMO DELLA STRADA

cuore

VITA SANA

Non fumare.
L'infarto miocardico prima dei 35 anni viene osservato quasi sempre nei forti fumatori fino ad essere considerati una malattia "da fumo".
Il fumo è un veleno che nuoce in modi diversi per gli effetti combinati dei numerosi prodotti chimici presenti nel tabacco.
I fumatori sono colpiti dall'infarto 3 volte più spesso di coloro che non fumano e dopo un infarto la mortalità fra coloro che seguitano a fumare è tripla rispetto a quelli che non fumano.

Controllare il proprio peso e mantenere basso il colesterolo, mangiare meno grassi e più verdure, curare la pressione alta.
Il colesterolo è un grasso normalmente presente nel sangue.
Il suo valore in un adulto non dovrebbe superare i 180-220 milligrammi per cento per cui una quantità abnormemente alta favorisce l'insorgenza di aterosclerosi.
Le cause sono dovute a fattori genetici o all'alimentazione ricca di grassi di origine animale.

L'obesità è strettamente legata all'alimentazione e non a disfunzioni ghiandolari.
L'aumento di peso è dovuto al fatto che si mangia troppo rispetto alla vita che si conduce e all'attività che si svolge.
Di conseguenza l'obesità favorisce l'insorgenza di malattie quali il diabete, l'ipertensione e le malattie cardiovascolari.

L'ipertensione è l'aumento della pressione del sangue al di sopra di 140 millimetri di mercurio per la massima e di 90 per la minima.
Le conseguenze dell'ipertensione sul cuore sono l'aterosclerosi coronarica e la cardiopatia ipertensiva.

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