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paoloLa vita mi ha insegnato che qualunque sia il tuo sogno, è necessario semplicemente realizzarlo

Paolo ricorda di avere sempre voluto essere un pilota. I suoi primi ricordi lo vedono, ancora piccolissimo, mentre trascorreva il suo tempo con il padre paracadutista nelle aviosuperfici. L’avventura di Paolo per raggiungere il suo sogno è iniziata così dubito dopo la scuola ed è passata prima per Forlì, sede dell’Istituto Aeronautico Italiano, dove ha ottenuto la licenza da pilota, e poi per gli Stati Uniti. Rientrato dagli USA Paolo si è arruolato nell’Esercito, dove ha trascorso due anni e mezzo, fino all’incidente alla schiena.

L’incidente, avvenuto nel 1994, ha messo fine alla carriere di Paolo nell’Esercito ma non al suo amore per il volo. Anche se ciò significava iniziare un nuovo tipo di addestramento, Paolo era determinato a perseguire il suo sogno. Prima però sarebbe stato necessario un lungo periodo di riabilitazione. Per Paolo le sfide più grandi poste della riabilitazione sono state imparare di nuovo a compiere gesti semplici che la maggior parte delle persone da per scontati. Essere in grado di gestire la mia vita in maniera autonoma - racconta - mi ha aiutato a creare le fondamenta per affrontare ciò che amavo, per gestire le mie relazioni personali e tutti gli elementi che compongono le nostre vite.

Nel 1997, a riabilitazione finalmente conclusa, Paolo torna a volare con un gruppo di piloti di velivoli ultraleggeri. Uno sponsor - racconta - mi ha aiutato ad acquistare un aereo ultraleggero e ho iniziato a fare dimostrazioni in Italia per promuovere l’attività di volo per i disabili.
Tornare a volare però per Paolo non era ancora abbastanza, voleva diventare istruttore! È tornato allora negli Stati Uniti dove è riuscito a prendere prima la licenza di pilota privato, poi quella di pilota commerciale e infine quella di pilota strumentale. Dopo di che è arrivata la scommessa. Volevo pilotare un aereo bimotore - racconta. Ho scommesso con il capo istruttore che ce l’avrei fatta e ho vinto la scommessa.

Oggi, dopo 1.350 ore di attività come istruttore accumulate, Paolo si sta concentrando sul suo nuovo progetto: diventare pilota dimostratore professionista. Il suo progetto si chiama "Ali Roboanti" e il suo obiettivo è quello di eseguire acrobazie aeree durante gli spettacoli di volo. Oltre a questo la vera missione di Paolo è essere una fonte di ispirazione per gli altri, è convinto che le persone che hanno subito lesioni di recente debbano aggrapparsi a questo spirito di determinazione: "C’è solo una scelta possibile: vivere! Vivere ogni singolo giorno anche se non è facile."

LA STORIA DI PAOLO RACCONTATA IN VIDEO


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