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CATETERISMO

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INDICAZIONI ALL’USO DEL CATETERE VESCICALE
 

Il catetere vescicale deve essere inserito solo in presenza di una precisa indicazione clinica e deve essere rimosso nel minor tempo possibile, comunque non appena l'indicazione cessi di esistere.

Sarà il medico a scegliere la TIPOLOGIA DI CATETERE adatta al paziente.

Per prevenire le infezioni è necessario seguire delle raccomandazioni fondamentali:

  • Il paziente cateterizzato deve essere assistito solo da personale qualificato o adeguatamente addestrato. Tale personale dovrebbe essere aggiornato periodicamente sulle tecniche corrette per la prevenzione delle infezioni delle vie urinarie nei cateterizzati  e sui rischi di complicanze  associate al cateterismo vescicale.
  • La cateterizzazione va effettuata solo quando è necessario.
  • Prima della procedura le mani devono essere pulite, è necessario lavarle correttamente anche se si usano i guanti. Prima e dopo qualsiasi manipolazione del sistema di drenaggio (prelievi di urine, svutamento della sacca) le mani devono essere lavate.
  • Il catetere deve essere posizionato correttamente per evitare ostruzioni del flusso urinario. La sacca di raccolta dele essere mantenuta sotto il livello della vescica per evitare il riflusso.
  • Il catetere non va sostituito arbitrariamente, deve essere sostituito in caso di malfunzionamento, ostruzioni o infezioni.

Per conoscere nel dettaglio le indicazioni d'uso, le norme di asepsi, le modalità di scelta del catetere potete consultare questo approfondimento redatto da alcuni medici dell'Azienda ULS di Ferrara.
  

A titolo puramente informativo e illustrativo riportiamo di seguito la descrizione della procedura che il personale qualificato effettua.
ATTENZIONE: in nessun caso la seguente descrizione deve essere considerata una guida alla pratica del cateterismo. È necessario rivolgersi a personale medico o infermieristico qualificato!

L’applicazione del catetere è proceduta da un’accurata pulizia della zona genitale.
Materiale occorrente:
1) Kit per cateterismo contenente:
2 paia di guanti preincartati
1 telo CPC cm. 50x 60
1 siringa da 10 cc preriempita con acqua depurata
1 pinza ad anelli
4 tamponi rotondi mm.40
1 BAXIDIN A. I. C. ml 25 
1 telo in CPC cm. 50 x 60 con foro e taglio 
1 pinza a punti fini 
2 garze cm. 7 x 9 
1 soffietto preriempito con gel lubrificante
1 sacchetto residui
2) 2 paia di guanti non sterili
3) 1 soluzione fisiologica cc. 100
4) 1 siringa cono catetere
5) 1 catetere vescicale
6) 1 sacca per raccolta vascicale 
7) 1 supporto reggi sacca qualora necessaria
8) 1 siringa cc.10
L’operatore procede quindi con:
1) accurato lavaggio antisettico delle mani
2) apertura del kit e predisposizione del campo sterile
3) su quest’ ultimo vanno depositati con asettica:
lubrificante monodose 
il catetere vescicole
la sacca di drenaggio 
siringa cono catetere 
siringa cc. 10 per sgonfiare il palloncino del catetere già in situ
1 paio di guanti non sterili.

ESECUZIONE DELLA PRATICA DEL CATETERISMO NELLA DONNA
Aiutare la paziente ad assumere la posizione ginecologica e quindi:
1) indossare 2° paio di guanti non sterili
2) con siringa da cc. 10 sgonfiare il palloncino di ancoraggio del catetere vescicale in loco e quindi rimuovere il catetere dal canale uretrale
3) aprire il kit e indossare 1° paio di guanti sterili e disporre ordinatamente il materiale all’interno del campo sterile 
4) aspirare nella siringa cono catetere la soluzione fisiologica dal flacone di cc. 100
5) eseguire la disinfezione della zona genitale, con tamponi imbibiti di soluzione disinfettante come di seguito indicato, ricordando che ogni garza va usata una volta sola con movimento dall’alto basso verso; con una mano si disinfetta, mentre con l’altra si tengono divaricate le labbra vulvari
a.  con 1° e 2° tampone disinfettare le grandi labbra dx e sx
b.  con 3° e 4° tampone disinfettare le piccole labbra dx e sx
c.  con 1° garza disinfettare l’orifizio uretrale
d.  con 2° garza metterla sull’orifizio vaginale
6) eliminare il 1° e il 2° paio di guanti sterili 
7) stendere il primo telo sterile sul piano del lettino e il 2° telo sulla zona pubica
8) togliere l’involucro di protezione del catetere e raccordarlo alla sacca di drenaggio 
9) lubrificare il catetere urinario
10) introdurre lentamente la punta del catetere nel meato uretrale e proseguire l’introduzione fino alla collocazione in vescica 
11) raccordare il catetere alla sacca ed effettuare con siringa cono catetere, riempita con soluzione fisiologica, un lavaggio vescicale per verificare il posizionamento in vescica, quindi raccordare il catetere con la sacca di drenaggio
12) raccordare la siringa preriempita con acqua depurata nella seconda via del catetere e gonfiare il palloncino di ancoraggio, ritirare il catetere fino a percepire resistenza in modo che il palloncino si ancori al collo della vescica
13) fissare la sacca sull’apposito sostegno al bordo del letto e posizionarla al di sotto del livello della vescica per evitare il reflusso dell’urina. Questa norma va osservata per il paziente in posizione supina, ma soprattutto se è deambulante, al quale la sacca va fissata ad una gamba sotto gli indumenti.
14) infine si utilizza il sacchetto contenuto nel kit per raccogliere il materiale usato
15) segnare tutto in cartella e dare le informazioni per la prossima sostituzione.

ESECUZIONE DELLA PRATICA DI CATETERISMO NELL’UOMO
Far assumere al paziente la posizione supina con le gambe leggermente divaricate, quindi effettuare cure igieniche dei genitali:
1) indossare 1 paio di guanti non sterili 
2) con siringa cc. 10 sgonfiare il palloncino di ancoraggio del catetere vescicale in loco e quindi rimuovere il catetere dal canale uretrale
3) aprire il kit, indossare un paio di guanti sterili e disporre ordinatamente il materiale all’interno del campo sterile
4) aspirare con la siringa cono catetere la soluzione fisiologica dal flacone di cc. 100
5) afferrare il pene con una garza per non inquinare i guanti sterili ed eseguire la disinfezione della zona  genitale, come di seguito indicato: ritirare il prepuzio e disinfettare con i tamponi imbibiti di soluzione disinfettante per almeno tre volte il glande e l’orifizio ureterale; la disinfezione avviene muovendo il tampone, trattenuto dalla pinza ad anelli, dall’orefizio ureterale, verso la radice del pene, ed infine appoggiare il pene sopra una garza sterile.
6) sostituire i guanti usati con il 2° paio di guanti sterili 
7) stendere il primo telino sterile sul piano del letto e il secondo sulla zona pubica
8) togliere l’involucro di protezione al catetere e raccordarlo alla sacca di drenaggio
9) introdurre nell’uretra il gel lubrificante allo scopo di creare una velatura a protezione della mucosa, per evitare la disepitelizzazione traumatica e favorire lo scorrimento del catetere, introdurre la punta del catetere nel meato uretrale lentamente e con movimento rotatorio, distendendo il pene verso l’alto,
10) abbassare il pene quando si avverte una leggera resistenza e continuare ad introdurre il catetere fino al posizionamento in vescica (deflusso di urina); se si dovesse sentire resistenza non forzare la progressione, bensì ritrarre il catetere di qualche centimetro e reinserirlo
11) raccordare il catetere alla sacca ed effettuare con siringa cono catetere, riempita con soluzione fisiologica, un lavaggio vescicale per verificare il posizionamento in vescica e quindi raccordare il catetere con la sacca di drenaggio
12) raccordare la siringa preriempita con acqua depurata alla seconda via del catetere e gonfiare il palloncino di ancoraggio, ritirare il catetere fino a percepire resistenza in modo che il palloncino si ancori al collo della vescica
13) spingere in avanti il prepuzio per evitare eventuali edemi del pene che potrebbero evitare una parafimosi 
14) fissare la sacca sull’apposito sostegno del letto e posizionarla al di sotto del livello della vescica per evitare il reflusso di urina; questa norma va osservata per i pazienti in posizione supina, ma soprattutto per paziente deambulante, al quale la sacca va fissata ad una gamba sotto gli indumenti
15) infine si usa il sacchetto contenuto nel kit per raccogliere il materiale usato
16) segnare tutto in cartella e dare le informazioni al paziente o al famigliare per la prossima sostituzione.

Fonte

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