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CATETERISMO

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CATETERISMO VESCICALE


Con cateterismo vescicale si indica comunemente l’introduzione di un catetere sterile in vescica, per via transuretrale o sovrapubica. L’inserimento può avvenire a scopo diagnostico, terapeutico o evacuativo.

Il cateterismo evacuativo è la pratica necessaria in tutti i casi in cui non sia possibile drenare le urine attraverso l'uretra, o in particolari condizioni (ad es. in caso di disabilità o durante interventi chirurgici).


Il cateterismo può essere:

CATETERISMO INTERMITTENTE

CATETERISMO A PERMANENZA

La continenza urinaria (capacità di trattenere la minzione fino al raggiungimento di un luogo appropriato) implica una continua ed attiva attività nervosa.
Alcune situazioni di disabilità e alcune patologie neurologiche necessitano la pratica del cateterismo proprio perchè non è possibile drenare le urine naturalmente. Le condizioni patologiche alterano l'equilibrio dell'attività nervosa fino a causare disturbi di svuotamento. Normalmente infatti il mantenimento della continenza è subconscio e automatico.
Quando la vescica arriva a contenere circa 200 ml, c'è la consapevolezza intermittente del bisogno di urinare; è soltanto nel momento in cui gli impulsi della vescica piena si fanno particolarmente intensi che si verifica una consapevolezza forte e continua della necessità di urinare. Quando viene presa la decisione di urinare, il cervello cessa di inviare impulsi inibitori al midollo spinale e ciò permette l'attivazione dell'arco riflesso: lo sfintere interno si rilassa, il detrusore si contrae e la vescica si svuota.

Se hai dei dubbi, consulta l'elenco delle risposte che ci ha fornito l'esperto in materia
 

 

Visita anche la pagina dedicata ai PRODOTTI PER IL CATETERISMO

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