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sue_unsworthMuscolo e pelle consentiranno alla paziente di tornare a parlare e mangiare

Intervento d'avanguardia al Norfolk and Norwich University Hospital, in Inghilterra. A causa di un tumore, la cinquantaduenne Sue Unsworth era destinata a perdere circa metà della sua lingua, colpita da un tumore che aveva colonizzato gran parte dell'organo. Ma i chirurghi che l'hanno assistita, dopo aver rimosso il cancro, hanno ricostruito la lingua con parte dei tessuti della gamba della donna. Otto ore di intervento per consentire a Sue di tornare a parlare e a mangiare autonomamente.
I problemi di Sue erano iniziati circa un anno fa, quando il suo dentista, notando un rigonfiamento eccessivo e terribilmente rapido della sua lingua, le aveva consigliato di rivolgersi all'ospedale per effettuare delle analisi e dei controlli.

Il responso di questo check-up era stato tremendo: Sue aveva sviluppato un tumore alla lingua e doveva essere ricoverata d'urgenza perché gliela asportassero chirurgicamente (glossectomia).
Ma gli stessi chirurghi che hanno rimosso il cancro dalla bocca di Sue, per fortuna, sono riusciti, con una tecnica assai elaborata e ancora non molto diffusa, a reimpiantarle una nuova lingua, ricostruita con cellule dell'epidermide, dei tessuti molli e dei muscoli della sua stessa gamba, evitando così ogni rischio di rigetto.
Attualmente Sue si sta sottoponendo a logopedia, per recuperare le capacità fonetiche e di linguaggio, e a una terapia specifica per riuscire a rieducare la sua lingua a deglutire e quindi a mangiare.


La donna inglese dichiara che sarà grata fino all'ultimo dei suoi giorni ai medici che l'hanno operata e registra progressi notevoli giorni dopo giorno; tuttavia Sue ancora non riesce a guardare la sua lingua €˜nuova‑¬ allo specchio e ha dichiarato: «Mi ci vorrà ancora del tempo per abituarmi alla nuova lingua, non oso guardarla da vicino e penso che una parte di me la stia rigettando psicologicamente».
Il primo intervento di questo tipo era stato realizzato nel 2003 a Vienna su di un uomo di 42 anni. In quel caso erano stati prelevati tessuti muscolari dal petto del malato stesso per ricostruire una parte di lingua.
L’esperienza medica ha dimostrato che le difficoltà principali di questo tipo di interventi consistono, oltre alla fase rieducativa e funzionale dell'arto, alla riconnessione dei tessuti muscolari e nervosi linguali, chirurgicamente recisi in precedenza.
Perché questa riconnessione avvenga è necessario che i nervi e i tessuti siano in buone condizioni e sufficientemente vicini tra loro, di modo da potersi ricollegare tra loro tramite €˜ponti‑¬ cellulari. Non è facile nemmeno far adeguare un tessuto muscolare sviluppatosi per altre funzioni a lavorare come il muscolo linguale. Il periodo di rieducazione minimo stimato è di circa sei mesi.

INFO:

Il sito del Norfolk and Norwich University Hospital (in inglese)

Il sito di ItaliaSalute

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[Alessandra Babetto]

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