Un’idea semplice e innovativa per mettere a disposizione immediata di medici e sanitari tutte le informazioni sul paziente
Un fascicolo sanitario elettronico sempre a disposizione di medici e sanitari per la gestione delle emergenze. Si tratta di un’idea semplice ma decisamente innovativa nata per fronteggiare la difficoltà della gestione di cure ed emergenze delle persone con disabilità , che spesso hanno quadri clinici piuttosto complessi.
Il Centro Speranza di Fratta Todina, in provincia di Perugia, è stata la prima realtà italiana a dotare tutti i propri assistiti della care card. Lo strumento si presenta in due versioni: una cartacea, il passaporto per le emergenze, ed una digitale, una chiavetta Usb che contiene il fascicolo sanitario elettronico vero e proprio.
Il passaporto per le emergenze comprende tutte le informazioni necessarie a conoscere e instaurare un rapporto con la persona con disabilità : la mia malattia, le medicine che prendo, come comunico, cosa mi piace, cosa non mi piace, le mie autonomie, le mie emozioni, i cibi che preferisco, i cibi che odio.
Il fascicolo sanitario elettronico aggiunge a questa prima parte tutte le altre informazioni mediche: esami di laboratorio e strumentali, precedenti ricoveri, certificati, scale di valutazione. Il fascicolo è contenuto in una chiavetta Usb autoinstallante, contenente informazioni anagrafiche, dati amministrativi, Svamdi (scheda valutazione multidimensionale disabili), bilanci di salute, profilo sanitario sintetico, scanning delle cartelle cliniche e delle lettere di dimissione, scanning di prescrizioni specialistiche, di referti di indagini diagnostiche e di verbali di pronto soccorso, certificati, farmaci assunti. Il documento dovrà essere costantemente aggiornato da medici di base e pediatri, per poter rappresentare sempre la situazione attuale.
In questo modo medici e personale sanitario potranno avere sempre a disposizione tutto ciò che serve per farsi carico delle cure necessarie nel miglior modo possibile. La care card è utile sotto tutti i punti di vista: nel caso di un ricovero d’urgenza, nel caso di una vacanza lontano da casa e in tutti i casi in cui i problemi di salute coinvolgano anche l’aspetto cognitivo.
Quanto ci vorrà perché tutti i disabili italiani ne possano disporre?
Per info:
IN DISABILI.COM:
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Ilaria Vacca