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ricerca-scientificaIn passato sono state sperimentate diverse molecole senza enormi successi

LA NOVITA’ - Un vaccino in grado di prevenire l’insorgere del morbo di Alzheimer sarà sperimentato in Italia.
Il vaccino sarebbe in grado di €˜sciogliere‑¬ le placche senili, ritenute la base patogenetica della malattia, e quindi arrestare il processo dell’Alzheimer stesso.
La casa farmaceutica Roche, produttrice del vaccino, ha individuato 63 centri sparsi in tutto il mondo ai quali affidare la sperimentazione dello stesso. Quattro di questi sono centri italiani (tra questi l'Ospedale MultiMedica di Castellanza), presso i quali è già stato avviata la selezione dei pazienti da sottoporre a sperimentazione. Si tratterà di iniezioni sottocutanee mensili di vaccino che verranno somministrate per due anni.
Pare che il vaccino sia tollerato molto bene, e che non si presentino i rischi riscontrati in  passato in farmaci simili.
Per chi parteciperà alla sperimentazione saranno gratuiti visite, vaccino ed esami di laboratorio, in quanto sarà la casa farmaceutica a farsene carico.

IL PASSATO ‑¬â€˜ Non è la prima volta che si parla di un vaccino per l’Alzheimer in Italia. Lo scorso anno è stata avviata una sperimentazione su 30 pazienti italiani della sostanza AD02, prodotta da GlaxoSmithKline, che sarebbe in grado di attenuare il processo degenerativo delle cellule cerebrali. Il vaccino in questo caso rallenterebbe il decorso della malattia producendo anticorpi specifici capaci di aggredire le sostanze beta-amiloidi che caratterizzano l’Alzheimer. Si attendono i risultati per il 2012.

Si attendono risultati anche dal trattamento con l’amyloid-à Ž’ (Aà Ž’), altra molecola in grado di interagire con il processo degenerativo della malattia. 
In passato sono stati tentati innumerevoli trattamenti sperimentali inerenti al morbo di Alzheimer, tuttavia nessuno di questi ha ottenuto un risultato incoraggiante.

LA MALATTIA -  Il morbo di Alzheimer è una forma di demenza degenerativa invalidante, ad esordio prevalentemente senile e prognosi infausta. Può  però manifestarsi anche prima dei 65 anni. In Italia sono  almeno 700.000  le persone affette da forme più o meno gravi di demenza.


Per info:

Unità di Neurologia, Ospedale MultiMedica, Castellanza (VA)
tel 0331/393443 (mercoledì 15-17  e venerdì 11-16)
alzheimer.onlus@multimedica.it
 
In Disabili.com:

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Ilaria Vacca

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