Menu

Tipografia

nuova terapia per il mielomaUna metodologia di indagine a largo spettro e il micro RNA

Sono circa 4.400 le persone in Italia che ogni anno si ammalano di mieloma multiplo, con una incidenza di 3-4 casi ogni 100.000 abitanti. La malattia è più frequente nell'età matura o avanzata, l’età media alla diagnosi è infatti attorno ai 65 anni, ma può insorgere, meno frequentemente in età più giovane, sotto i 50 anni.

Il mieloma multiplo è una neoplasia ematologica che origina dalle plasmacellule del midollo osseo. Il ruolo fisiologico di queste cellule è fondamentale nella risposta immunitaria dell’organismo in quanto producono anticorpi per combattere le infezioni. Quando la loro crescita però procede in maniera incontrollata come nel tumore, le plasmacellule si accumulano proprio nel midollo e causano difetti di funzionamento nel sistema immunitario, infezioni, anemia, degenerazione ossea ed insufficienza renale.

Come tutte le altre forme di cancro, anche il mieloma multiplo è caratterizzato dalla presenza di alterazioni riguardanti il corredo genetico. Alcune di queste alterazioni sembrano essere coinvolte nelle prime fasi della trasformazione tumorale mentre altre sono associate alla progressione della malattia in forme cliniche aggressive. Lo studio di queste alterazioni, come anche degli effetti anormali sulle cellule dell’osso, ha permesso di comprendere sempre di più la natura della plasmacellula maligna, di individuare dei criteri per la classificazione clinica e prognostica e di individuare nuovi farmaci.

Lo studio svolto da ricercatori dell’Università di Padova guidati dalla dott. Stefania Bortoluzzi, e da ricercatori dell’Università degli Studi di Milano-Fondazione IRCCS Policlinico di Milano, guidati dal prof. Antonino Neri è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista «Blood» e apre nuove prospettive per la prognosi e la diagnosi del mieloma multiplo, grazie ad una metodologia di indagine sperimentale a largo spettro utilizzata su campioni di plasmacellule maligne di pazienti con mieloma.
«Abbiamo analizzato l’espressione dei geni in questi campioni ‑¬â€˜ spiega la dottoressa Bortoluzzi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova ‑¬â€˜ e in particolare ci siamo concentrati sullo studio dei microRNA, piccolissimi RNA, scoperti solo negli ultimi anni, che giocano un ruolo importante nella regolazione dell’espressione genica».

La ricerca è stata interamente svolta in Italia, ed ha dimostrato come si possa arrivare a comprendere il funzionamento dei microRNA attraverso la ricostruzione della prima rete regolativa post-trascrizionale nei mielomi, ricreando un modello ingegneristico del funzionamento di queste cellule malate.

«Con questa metodologia abbiamo individuato alcune decine di microRNA in grado di discriminare tra diversi tipi di mieloma multiplo - spiega il prof. Neri, che si occupa da molti anni dello studio della biologia del mieloma multiplo - Capire quali sono i microRNA e su quali geni agiscono ha un’importante rilevanza sia clinica sia diagnostica, tanto da configurare i microRNA come nuovi possibili marcatori tumorali. Comprendere il ruolo dei microRNA nella trasformazione tumorale può aiutare ad individuare dei nuovi target terapeutici che consentano di colpire il tumore in maniera più selettiva e mirata».

Le ricerche del gruppo del prof. Neri sono supportate dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, Associazione Italiana contro le Leucemie, dal Ministero Italiano della Pubblica Istruzione e dal Ministero Italiano della Sanità .

La ricerca a Padova è stata resa possibile principalmente dal sostegno dell’Ateneo Patavino e dal finanziamento di un progetto di Eccellenza e di una borsa di dottorato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Questo investimento, che ha permesso la costituzione di un gruppo capace di integrare competenze biomediche ed ingegneristiche, sta dando i suoi frutti nel campo della systems biology, ricerca di base applicata alla biomedicina.

Per info:

Ufficio Stampa Università degli Studi di Padova
stampa@unipd.it
http://www.unipd.it/area/area-52.htm


Ufficio Stampa Università degli Studi di Milano
anna.cavagna@unimi.it

[Redazione]

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy