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bambina seduta La dottoressa Elisabetta Ravagnan dà ai genitori di bambini con disabilità alcuni suggerimenti sulla posizione seduta dei piccoli

Quando ad avere una disabilità è un bambino, per il genitore si apre un ventaglio di domande su tutta una serie di questioni che riguardano la vita pratica. Tra queste, le accortezze da mettere in atto per far sì che la crescita fisica del loro piccolo avvenga meglio possibile, e che il piccolo sia posizionato in modo comodo per lui ma anche corretto. In questa sede, abbiamo quindi raccolto alcuni suggerimenti riguardo la postura dei più piccoli. Ci ha aiutato la  Dottoressa Elisabetta Ravagnan, fisioterapista e terapista occupazionale, che dal 1982 lavora nell'ambito della riabilitazione infantile e dal 1992 presso l'Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Azienda ULSS 16 di Padova. Da 20 anni si occupa in particolare di ausili per la postura e la mobilità in età evolutiva. Questo il suo contributo:

Mi rivolgo a voi, genitori di bambini con disabilità : vorrei darvi alcuni consigli riguardo alla posizione seduta dei vostri figli. Sono consigli che valgono quando stanno nel passeggino o seggiolone, finché sono piccoli, e nella carrozzina quando sono più grandi.

Quand'è il momento giusto?
È importante che vostro figlio cominci a stare seduto nello stesso periodo in cui cominciano tutti i bambini, cioè a 7-8 mesi, quando arriva il momento di dargli le prime pappe e quando tutti i bambini iniziano a stare meno in braccio e a spostarsi (rotolare, strisciare, andare "a gattino"): diventano sempre più curiosi e desiderano esplorare il loro mondo. A quest'età ogni giorno fanno un scoperta nuova ed il movimento è per loro un modo di conoscere lo spazio e tutte le cose e le persone che vi appartengono. A quest'età , se non riescono a stare seduti da soli dobbiamo aiutarli con qualche strumento, che può essere un seggiolino, un seggiolone, un passeggino. Come forse sapete, oggi esistono strumenti per mettere seduti presto anche bambini che hanno molta difficoltà a mantenere l'equilibrio.

Con chi parlarne?
Se siete seguiti da un centro di riabilitazione, parlatene con il terapista del vostro bambino, illustrategli tutte le esigenze che avete durante la giornata nell'accudire vostro figlio, tutti i problemi e le difficoltà che incontrate, e cercate insieme una soluzione. Un bravo terapista capirà che si tratta di cose molto importanti e saprà che è fondamentale discutere con voi sia le esigenze, sia le proposte.

Possibili soluzioni
La soluzione per farlo stare seduto può essere una semplice modifica del seggiolino, seggiolone o passeggino che già possedete, oppure può essere necessario pensare a qualcos'altro.  Il terapista può occuparsi di procurarvi qualcosa da provare, magari durante la seduta di terapia, così insieme potreste vedere se va bene oppure no. Le prove sono un momento assai prezioso, non solo per capire quali ausili vanno bene e quali no, ma anche per chiarire cosa serve effettivamente.

Una grande conquista
E' importante abituare il vostro bambino a stare meno in braccio, un po' alla volta; all'inizio staccatelo anche solo per pochi minuti, deve capire piano piano che non lo state abbandonando, che siete vicino a lui. Anzi, può constatare che stando seduto da solo può vedervi di fronte a lui e così comunicare meglio con voi, può cominciare a fare qualche gioco insieme a voi, può cominciare a mangiare le pappe e tante altre cose. Procedendo così, per gradi, arriverà a capire che quando ve ne andate (le prime volte vi sottrarrete alla sua vista solo per poco), dopo ritornate; arriverà a stare da solo per qualche minuto e, nel frattempo, potrà manipolare qualche giochino oppure osservare quello che succede attorno a lui.
Soltanto dopo aver fatto questa esperienza può decidere di essere lui ad allontanarsi da voi e poi di ritornare, magari per farsi coccolare o per raccontarvi a modo suo cosa ha fatto o cosa ha visto.
Se però non riesce a spostarsi in alcun modo da solo, è opportuno anche per questo pensare a qualche strumento che possa essergli di aiuto. Parlatene sempre con il terapista di vostro figlio e pensate insieme cosa si potrebbe fare per aiutarlo in questa funzione. Se possibile, è meglio trovare una soluzione nello stesso periodo in cui tutti gli altri bambini cominciano a spostarsi, così anche lui può "diventare grande".

Decidere insieme, decidere per il suo bene
Quando vi viene proposto un ausilio per aiutare il vostro bambino a stare seduto, a stare in piedi, a spostarsi, non abbiate paura di dire la vostra opinione o di chiedere qualsiasi chiarimento. Fate in modo che la scelta dell'ausilio per il vostro bambino non stia nelle sole mani degli operatori, ma sia fatta insieme a voi. Un'altra cosa da sottolineare: cercate di capire cosa pensa vostro figlio, cercate di cogliere dalle sue espressioni, parole, smorfie, ecc. come vive l'ausilio che sta provando. Cercate di mettere da parte i vostri pregiudizi e sforzatevi di capire se lo strumento che sta provando può dargli dei vantaggi, se gli può consentire di fare qualcosa da solo senza l'aiuto degli altri, se gli può dare benessere.

È seduto bene?
Quando il vostro bambino è seduto, cercate di osservare se gli costa fatica, se perde facilmente il controllo della sua posizione, se ha bisogno spesso del vostro intervento per essere rimesso a posto.
Se vi accorgete di queste o altre difficoltà , parlatene con il terapista perché è necessario cercare un rimedio: modificare o cambiare il suo sistema di seduta. Il vostro bambino non deve avere sempre il pensiero rivolto a mantenere la posizione, perché altrimenti non può dedicare le sue energie alle cose che fanno tutti gli altri bambini: giocare, parlare, guardare, stare attenti a scuola, scrivere, leggere,ecc. L'esercizio di "stare diritto" può essere proposto al bambino in qualche momento della giornata, oppure durante la seduta di terapia, ma non può durare tutta la giornata!
Ricordatevi che, soprattutto quando vostro figlio deve usare le mani per fare qualcosa, è essenziale che la posizione data dal sistema di seduta sia molto stabile:  usando le mani si perde più facilmente la posizione ... e se si perde la posizione le mani non si usano così bene come si potrebbe.

Nel tempo ‑¬¦
Quando il vostro bambino cresce, il suo sistema di seduta deve crescere con lui, deve sempre calzare perfettamente come il vestito di un sarto: quindi osservate bene le sue misure rispetto all'ausilio e se vi sembra di notare qualche discrepanza segnalatelo al terapista, che eventualmente può chiedere la collaborazione anche del tecnico ortopedico per sistemare le cose.
Quando vi viene consegnato un nuovo ausilio, fatevi sempre spiegare bene come si usa, come funziona, come si regola e provate  con il terapista e il tecnico presenti prima di portarvelo a casa.
Infine, evitate di fare modifiche di vostra iniziativa all'ausilio, potreste comprometterne la sicurezza e la stabilità . Discutete serenamente le vostre idee e i vostri dubbi con gli operatori che vi seguono: è un atteggiamento che vale molto per creare un'alleanza su cui è rassicurante contare.

Elisabetta Ravagnan


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