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neuroneIn futuro saranno sviluppati nuovi trattamenti efficaci e test diagnostici precisi e sicuri

LA NOTIZIA - Sono 1461 le proteine che interferiscono con la disabilità intellettiva, tutte individuate da un innovativo studio condotto dai ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge e dell’ Università di Edimburgo.
Gli studiosi hanno classificato 1462 proteine in grado di influenzare la densità postsinaptica, specifica area delle sinapsi cerebrali già nota come causa di diverse malattie neurologiche e neurodegenerative quali parkinson, epilessia, alzheimer, ma anche autismo e difficoltà di apprendimento.

L’INDAGINE SCIENTIFICA - Lo studio è stato condotto raccogliendo campioni di materiale molecolare da pazienti sottoposti ad intervento chirurgico cerebrale, che sono stati poi analizzati con particolare attenzione alla densità postinaptica. Il materiale è stato analizzato attraverso la tecnica di indagine molecolare proteomica, bassata sulla separazione di centinaia di prodotti proteici, sulla quantizzazione di prodotti d’espressione specifici, e sulla ricerca dei meccanismi alla base di processi biologici includendo sia ricerche a carattere metodologico che tecnologico.  Si tratta di indagini particolarmente sofisticate, che prevedono l’applicazione di conoscenze biochimiche, bioanalitiche, bioinformatiche e biomolecolari.  Si tratta di una tipologia di ricerca volta alla comprensione dei meccanismi biologici in particolari condizioni fisiologiche e patologiche, finalizzata all’identificazione dei target molecolari coinvolti in una o più malattie.

LE CONSEGUENZE - L’importanza di questo studio deriva dalla possibilità , per ora potenziale, di sviluppare nuovi trattamenti validi per la cura di diverse malattie e di test diagnostici precisi e sicuri. La ricerca potrebbe inoltre offrire una chiave interpretativa per lo studio dell’evoluzione cerebrale umana.
Lo studio è stato pubblicato sulla cerebre rivista scientifica Nature Neuroscienze.

Per approfondire:
Wellcom Trust Sanger Institute

Il sito del CNR

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Ilaria Vacca

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