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vaccinoA Roma la V^ Giornata Nazionale del Ricordo

L’Associazione CO.N.DA.V. (Coordinamento Nazionale dei Danneggiati da Vaccino) ha organizzato presso Palazzo Marini a Roma la V^ Giornata Nazionale per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini.L’evento è culminato in una breve commemorazione delle persone che sono decedute a seguito di vaccinazione obbligatoria, a seguito del Convengo €˜Danneggiati dal vaccino: come ci vedono gli altri. Militari e vaccini. Leggi 210/92 e 229/05: nuove proposte‑¬. Temi principali del convegno sono stati la prevenzione e le richieste presentate alle Istituzioni da CO.N.DA.V.

I politici invitati hanno poi illustrato le proposte di legge presentate a favore dai danneggiati da vaccino, nonché le iniziative che intendono portare avanti per aiutare i danneggiati da vaccino e le loro famiglie ad ottenere il giusto riconoscimento dei loro diritti.
Esiste infatti una Legge, la numero 210 del 1992 (art.1), che prevede un riconoscimento economico a favore di soggetti danneggiati da complicazioni insorte a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni di sangue od emoderivati, che ne facciano richiesta. La Legge Finanziaria varata nel 2008 ha riconfermato in oltre la legittimità di tali risarcimenti stanziando 180 milioni di euro annui (che si aggiungono ai 150 milioni già previsti per il 2007) per il risarcimento di danni subiti a seguito di trasfusioni, vaccinazioni e sindrome da talidomide.
Sulla base di tutto questo da anni il CO.N.DA.V. si batte perché questi diritti vengano riconosciuti e per aiutare le famiglie di coloro che sono stati danneggiati nel seguire il giusto iter procedurale per richiedere ed ottenere il giusto risarcimento economico.
La Giornata Nazionale del Ricordo è nata su iniziativa di CO.N.DA.V. che non vuole dimenticare chi, purtroppo, a causa una reazione avversa al vaccino, è mancato all’affetto dei suoi cari, o chi, inconsapevolmente, sempre per lo stesso motivo, si è visto compromettere perennemente la qualità della vita.

Per questo il 14 ottobre 2004, nel corso di una conferenza stampa organizzata presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, il Presidente di CO.N.DA.V. , Nadia Gatti, alla presenza degli Onorevoli Luca Volontè e Luciano Violante e di altri deputati, comunicò l’intenzione di celebrare ufficialmente il 3 novembre successivo, la I° Giornata Nazionale del Ricordo. La proposta incontrò il consenso delle diverse forze politiche intervenute, che appoggiarono favorevolmente la richiesta. Da allora CO.N.DA.V. è in attesa che qualche parlamentare mantenga la propria promessa e presenti una proposta di legge ad hoc.
Quest’anno in particolare la V° Giornata Nazionale del Ricordo sarà dedicata ai militari Francesco Finessi e Francesco Rinardelli, entrambi deceduti di Linfoma dopo le somministrazioni vaccinali.

«La situazione che si trovano a vivere le circa quattrocento famiglie con bimbi danneggiati dopo una presunta, innocua e peraltro obbligatoria vaccinazione, è davvero paradossale, oltre che drammatica», spiega Nadia Gatti, che aggiunge «Purtroppo ho verificato sulla pelle di mia figlia la difficoltà di farsi riconoscere un danno da vaccino, perché nel nostro paese per molti anni gli effetti collaterali sono stati fatti passare sotto silenzio per paura che i genitori rifiutassero di far vaccinare i figli. Pensate che fino al 1997, per ammissione dello stesso Ministero della Salute, non sono mai state registrate le reazioni avverse al vaccino antipolio. È un'assurdità . Anche se non contesto l'utilizzo delle vaccinazioni come strumento di prevenzione per la tutela dalla salute del singolo e della collettività , e non nego, come fanno altri, l’efficacia delle vaccinazioni
Ciò che la signora Gatti e gli altri soci del CO.N.DA.V. non tollerano è che lo Stato non si sia preoccupato di controllare gli effetti avversi delle vaccinazioni alle quali obbliga i cittadini. «Se dal 1982, anno in cui la polio da virus selvaggio fu debellata, fossero stati registrati tutti i casi di bimbi poliomielitici a causa del vaccino (1 ogni 200.000), si sarebbe forse giunti prima a modificare la composizione dell'antipolio anziché attendere il 2000 quando l'allora ministro Bindi ordinò finalmente il passaggio da un vaccino con virus vivi (il sabin) a uno polio-inattivato (detto IPV salk)» afferma in tono deciso Nadia che, dal giorno in cui sua figlia ha contratto la polio, non ha mai smesso di lottare per impedire che altri bambini subissero i danni da vaccino, chiedendo allo stesso tempo giustizia per quelli già invalidi.


Alle famiglie che sono faticosamente riuscite a farsi riconoscere una correlazione tra la dose di vaccino e l'insorgenza della patologia invalidante (tetraplagie, atassie celebrali, ritardi psicomotori, encefaliti, paralisi) viene corrisposto in base alla Legge 210/92 un indennizzo irrisorio (600 euro al mese nei casi di invalidità del 100%), vincolato peraltro in titoli di stato fino al compimento del 18esimo anno di età del bambino. «Le famiglie», dichiara ancora la presidente di CO.N.DA.V., «rischiano così di finire sul lastrico per pagare visite specialistiche e medicine perché, assurdità nell'assurdità , non esiste in tutta Italia una clinica specializzata in cui i nostri bambini possano essere curati gratuitamente con terapie ad hoc. Loro, che si sono ammalati per contribuire ad assicurare la tutela della salute pubblica, vengono vergognosamente dimenticati dallo Stato. In tanti preferirebbero che i nostri bambini non esistessero, scomparissero perché mettono in crisi un sistema.»

PER INFO:


Il sito di CO.N.DA.V.

Il sito del Ministero della Salute

Il testo completo della Legge 210/92

La pagina di CO.N.DA.V. all’interno di Disabili.com

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[Alessandra Babetto]

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