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bambino sottoposto a vaccinoLa corte di Appello di Bologna ribalta la celebre sentenza di Rimini, stabilendo la non correlazione tra vaccini e autismo

E' stata ribaltata in appello una sentenza che nel 2012 a Rimini (da parte del Tribunale del Lavoro) aveva riconosciuto il diritto a un risarcimento ai genitori di un bambino autistico, sostenendo che la patologia sarebbe sopraggiunta a seguito del vaccino per morbillo, parotite e rosolia. Non c'è invece alcun nesso scientifico tra il vaccino esavalente e l'autismo. A stabilirlo è stata la Corte d'Appello di Bologna,  che ribalta appunto una sentenza che fu definita storica, nel tempo presa a riferimento anche per altre cause civili simili, avviate sulla scia di questa.

Il processo è iniziato dopo che il Ministero della Sanità, condannato a pagare i danni del vaccino (circa 200.000 euro), aveva fatto appello. Il consulente tecnico d'ufficio, il dottor Lodi, ha sostanzialmente demolito le ragioni del giudice del lavoro di Rimini, sottolineando come si basassero su studi smentiti dalla comunità scientifica.  Nello specifico, i  consulenti di parte avevano portato a sostegno  anche le ricerche del medico inglese Wakefild, celebre autore di un discusso articolo pubblicato nel  1998 su Lancet, in merito ai collegamenti tra vaccini e autismo, poi ritirato, che è alla base di un "movimento" che sostiene la correlazione.  "Studi irrilevanti smentiti dalla comunità scientifica" vengono definiti dal perito.

Su queste considerazioni è stato pertanto ribaltato il primo grado del processo, nel quale, in mancanza di altre cause evidenti, si era attribuita la causa dell'autismo al vaccino. Ma la semplice successione temporale dei due fatti non basta a costituirne prova di correlazione (così il perito: "nella storia clinica del bambino non c'è un'oggettiva correlazione temporale tra la progressiva comparsa dei disturbi della sfera autistica e il vaccino Mpr, vi è solo il fatto che i due eventi avvengano uno prima e uno dopo, ma come dimostrato, ciò non è sufficiente a mettere in relazione i due eventi"). La questione è resa più complessa dal fatto che attualmente sono ancora sconosciute le cause dell'autismo, anche se tra le ipotesi più recenti ci sono quelle di una possibile predisposizione genetica.

Ad essere ribaltata, dicevamo, è una sentenza storica, che fin dall'inizio aveva contribuito a rinfocolare il dibattito mai spento sulla questione. Fin da subito la comunità scientifica si era espressa in termini molto negativi nei confronti della sentenza in primo grado, intravedendo peraltro il rischio del diffondersi di un pericoloso scetticismo nei confronti del vaccino. In un documento congiunto la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Pediatria (SIP), l'Associazione Culturale Pediatri (ACP) e Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) tra l'altro, facevano appello a tutti i genitori affinché continuassero ad aderire con fiducia all'offerta del vaccino esavalente, nell'interesse della salute dei propri figli e di tutta la comunità, ricordano che il vaccino esavalente protegge i loro figli da malattie ancora oggi temibili e mortali, e sottolineando che nel 2013 5 piccoli lattanti sani sono stati UCCISI dalla pertosse tra Marche e Toscana.

Stupisce peraltro che ancora oggi venga portato a sostegno della tesi di correlazione anche lo studio di Wakefield, anche dopo che si scoprì essere un falso architettato per compiacere un avvocato che cercava appoggio alle sue cause di risarcimento. I sostenitori delle tesi di Wakefield omettono di ricordare che non solo lo studio fu ritirato dalla rivista, ma che il medico fu radiato dall'ordine dei medici  e definito "disonesto, insensibile ed immorale". Le conseguenze però del proliferare di queste tesi sono state immediatamente concrete e potenzialmente disastrose anche oggi. A diffondersi allora fu la paura soprattutto nei genitori, con la conseguenza diretta di un calo delle vaccinazioni in Gran Bretagna, con un ritorno endemico del morbillo, che causò anche la morte di alcuni bambini.

Considerando come queste teorie trovino ancora terreno fertile nonostante le numerose smentite di correlazione tra vaccini e autismo da parte della comunità scientifica, il rischio di una recrudescenza di malattie ormai da tempo sconfitte torna minacciosamente a farsi possibile.

Per approfondire:
Sulla questione invitiamo a leggere un interessante articolo di Salvo Di Grazia su Le Scienze per approfondire  l'argomento

In disabili.com:

Vaccini e autismo, gli esperti smentiscono qualsiasi legame

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Redazione


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