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ricercatore laboratorioLe staminali potrebbero bloccare la risposta immunitaria che causa la sclerosi multipla

L’Italia condurrà il primo maxi-studio globale per valutare l’efficacia delle cellule staminali adulte mesenchimali, prelevate dal midollo osseo, sulla sclerosi multipla.
Il trial clinico di fase II è stato illustrato ad Amsterdam in occasione del quinto meeting congiunto dei comitati europeo e americano per la ricerca e la cura della sclerosi multipla (Ectrims e Actrims). La sperimentazione coinvolgerà   centri clinici europei e nordamenticani, per un totale di 160 pazienti, di cui circa 30 sono italiani. Lo studio sarà coordinato a livello mondiale dal ricercatore Antonio Uccelli, del Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Genova e da Mark Freedman dell’Hospital Research Institute di Ottawa, in Canada.


Lo studio vuole dimostrare che le cellule staminali mesenchimali, una particolare tipologia di staminali adulte isolate dal midollo osseo, siano in grado di modificare in vivo la risposta immunitaria. Pare infatti che iniettando per via endovenosa queste cellule staminali sia possibile paralizzare i dendriti (cellule del sistema cerebrale) impedendo loro l’interazione con il sistema immunitario, e quindi impedendo l’aggressione alla mielina.


La valutazione dei risultati primari e secondari e dei risultati esplorativi sarà realizzata in un primo momento a livello nazionale dai singoli centri clinici, e poi a livello internazionale sulla base dei dati complessivi ottenuti dai risultati di tutti gli studi nazionali. Lo studio permetterà di assemblare i risultati ottenuti dai vari centri clinici fornendo una potenza statistica tale da poter trarre conclusioni sulla sicurezza e l’efficacia del trapianto di cellule staminali mesenchimali autologhe nella SM.
 
Per valutare la sicurezza dell’infusione delle cellule staminali mesenchimali, saranno valutati i tempi di insorgenza e di severità di eventi avversi in pazienti con SM trattati. Inoltre si valuterà l’efficacia del trattamento sperimentale con le cellule staminali mesenchimali in combinazione con i dati rilevati tramite l’attività di RM, l’attività clinica (incidenza di ricadute e progressione della disabilità ) e la presenza di specifici indicatori immunologici.

Si tratta di una scoperta importante, che ha permesso di comprendere le potenzialità delle cellule mesenchimali  e che ha dato speranza ai pazienti che non rispondono alle terapie attualmente disponibili. Ora non resta che attendere la dimostrazione della sicurezza e della non tossicità di questa particolare tipologia di staminali.

Per info:

ECTRIMS -European Comitee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis

AISM ‑¬â€˜ Associazione Italiana Sclerosi Multipla

 

IN DISABILI.COM:

CCSVI E SCLEROSI MULTIPLA

Ilaria Vacca

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