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Riconosciuta come "malattia sociale", con questi fondi la cefalea potrà essere contrastata con progetti che sperimentino metodi innovativi di presa in carico delle persone che ne soffrono


L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l’emicrania al secondo posto fra tutte le malattie che causano disabilità, una condizione sempre più diffusa anche in Italia, dove si sta intraprendendo un percorso per sostenere chi ne è colpito.

La cefalea cronica è stata riconosciuta in Italia come “malattia sociale” dalla legge 81 del 2020: ora il decreto che ne dà attuazione prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e altrettanti per l’anno 2024 alle regioni, dopo il via libera di ieri all’Intesa in Conferenza Stato-Regioni, per realizzare i progetti biennali che abbiano lo scopo di sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone che soffrono di cefalea primaria cronica.

Le risorse alle Regioni sono ripartite sulla base della popolazione residente con i dati aggiornati al 1° gennaio 2022, e saranno erogate mediante l’utilizzo delle risorse destinate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale.

 Sotto, il riparto dei fondi con le Quote assegnate per gli anni 2023 e 2024 (le cifre si ripetono uguali nei due anni, ndr):

Piemonte: 404.854
Lombardia: 945.755
Veneto: 461.106
Liguria: 143.554
Emilia-Romagna: 420.930
Toscana: 348.434
Umbria: 81.688
Marche: 141.454
Lazio: 543.586
Abruzzo: 121.365
Molise: 27.789
Campania: 534.982
Puglia: 373.141
Basilicata: 51.475
Calabria: 176.486
Sicilia: 223.400

Totale 5.000.000 per il 2023 e 5.000.000 per il 2024

La Regione Siciliana è tenuta ad integrare il finanziamento esposto con la propria quota di compartecipazione annua pari ad € 215.586

Redazione

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